(21-02-07) Cinici, burberi e stressati: pi? alto il rischio cardiovascolare
Stare calmi e sorridere alla vita per evitare di farsi venire un infarto ? la regola da seguire. Banale, detta e ridetta alla sagra delle ovviet? ma vera. Il cinismo, l?ostilit?, lo stress cronico, la depressione sono tutte emozioni che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Lo ribadisce uno studio pubblicato sull?ultimo numero della rivista Archives of Internal Medicine.
Allo studio, chiamato MESA, hanno partecipato 6814 volontari, di entrambi i sessi, di et? compresa tra i 45 e gli 84 anni. In persone con emozioni negative, dall?ostilit? alla rabbia, dallo stress alla depressione, i livelli di interleuchina 6 (IL-6), di proteina C reattiva (CPR) e di fibrinogeno sono risultati pi? elevati che negli individui che si sono definiti sostanzialmente sereni. L?IL-6, la CPR e il fibrinogeno sono tutti biomarcatori di attivit? antinfiammatoria in corso che vengono utilizzati anche come marcatori prognostici per patologie cardiovascolari.
Stabilire se esiste una relazione causale tra i fattori psicologici e la salute delle proprie coronarie ? una delle sfide pi? battute negli ultimi anni dalla ricerca; ? ci? di cui si occupa oggi una scienza giovane: la Psicocardiologia.
Quando nel gennaio 1994 un potente terremoto colp? la zona di Los Angeles verso le 4,30 del mattino, poche ore dopo il sisma e per tutto il giorno gli operatori sanitari che gi? erano alle prese con i feriti estratti dalle macerie dei palazzi crollati dovettero fronteggiare una seconda ondata di decessi per patologie cardiache tra i sopravvissuti. Nei mesi seguenti, i ricercatori di due diverse universit? statunitensi esaminarono i rapporti dei coroner della Contea di Los Angeles e scoprirono uno sbalzo incredibile di decessi cardiovascolari: da una media di 15,6 al giorno a 51 il giorno del terremoto e quelli immediatamente seguenti. L?autorevole New England Journal of Medicine sostenne allora che lo stress emozionale aveva ?scatenato eventi cardiaci negli individui gi? predisposti a causa di vari fattori di rischio?: in parole povere, quelle vittime di patologie cardiovascolari erano state spaventate a morte.
Fonte: Ranjit N et al. Psychosocial factors and inflammation in the multi-ethnic study of atherosclerosis. Arch Intern Med 2007;167:174-181.
emanuela grasso ( Yahoo! Italia)
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