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Le ricerche di Gerona 2005

(22-03-07) IMMIGRATI DAL SUD DEL MONDO CANDIDATI AD ESSERE DIABETICI?






Tra il 2000 e il 2030 secondo i dati ufficiali dell?Organizzazione Mondiale della Sanit? il numero delle persone affette da diabete aumenter? del 39 per cento: questi dati hanno gi? sconvolto i medici e allarmato i governi perch? rappresenterebbero un problema enorme per la sanit? globale sia in termini di salute che di costi .

Un articolo pubblicato sull?ultimo numero della rivista The Lancet rincara la dose di allarme sostenendo che le previsioni dell?OMS sono sottostimate. Da un?analisi condotta sulla popolazione dell?Ontario, una provincia del Canada centrale, parrebbe che il trend di aumento del diabete nelle societ? occidentali viaggi su percentuali ancora pi? elevate. I dati canadesi confermano un aumento della prevalenza del diabete tra il 1995 e il 2005 del 69 per cento: ben oltre le previsioni fatte dall?OMS.

Secondo Lorraine Lipscombe, dell'Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto, il dato pi? negativo rispetto alle previsioni riscontrato in Canada sarebbe dovuto a due fattori: all?aumento dell?incidenza del diabete nella popolazione indigena e all?elevato numero di immigrati provenienti dal sud dell?Asia che si sono dimostrati suscettibili a sviluppare questa malattia.
Il sottolineare, nella valutazione dell?incidenza della malattia, l?effetto prodotto dalle migrazioni e dai cambiamenti socio-culturali che ne conseguono ? un punto che ? valso all?articolo dei canadesi anche un commento espresso nell?editoriale dello stesso numero della rivista.
? noto da tempo, infatti, che alcune etnie sono pi? suscettibili ai fattori di rischio per il diabete; in particolare le popolazioni Caraibiche, Latino Americane e Asiatiche sono quelle che sviluppano il diabete nelle forme pi? gravi e invalidanti. In una societ? multiculturale le politiche sanitarie devono essere pensate in modo da prevedere e prevenire, si sostiene nell?editoriale del Lancet, il manifestarsi di questa malattia: curarla nei prossimi anni potrebbe essere insostenibile.

Fonte: Targeting high risk populations in the fight against diabetes. Lancet 2007;369:716.

emanuela grasso

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