(08/01/06) Conseguenze cardiovascolari nel lungo periodo dell?obesit
Lo studio Renfrew-Paisley ha riguardato 15.402 individui di et? compresa tra 45 e 64 anni, abitanti in due citt? della Scozia tra il 1972 ed il 1976.
Sono stati analizzati tutti i casi di morte e le ospedalizzazioni per motivi cardiovascolari che si sono presentate nei successivi 20 anni.
Rispetto ai soggetti con peso normale ( indice di massa corporea, BMI = 18.5-24.9 ), l?obesit? ( BMI maggiore o uguale a 30 ) era associata ad un aumentato rischio di malattia coronarica ( hazard ratio, HR, di morte o di ospedalizzazione = 1.60 ), di insufficienza cardiaca ( HR = 2.09 ), di ictus ( HR = 1.41 ), di tromboembolismo venoso ( HR = 2.29 ) e di fibrillazione atriale ( HR = 1.75 ).
L?obesit? ? risultata associata ad ulteriori 9 morti cardiovascolari e 36 ospedalizzazioni per cause cardiovascolari per ogni 100 uomini obesi di mezza et? nell?arco di 20 anni ( 7 morti e 28 ospedalizzazioni per le donne).
Eur Heart J
Fonte: Xagena
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione

