(12-04-07) Ruolo della proteina C-reattiva nella riduzione del rischio coronarico: prevenzione primaria
La ricerca riguardante la natura infiammatoria dell?aterosclerosi ha indicato che le proteine di risposta infiammatoria possono rappresentare potenziali predittori di eventi clinici, tra queste la proteina C-reattiva.
Studi epidemiologici hanno mostrato un?associazione indipendente tra gli aumenti dei livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilit? ( hs-CRP ) ed il rischio coronarico, sebbene una relazione casuale non sia stata stabilita.
Le lineeguida internazionali raccomandano l?uso opzionale di hs-CRP nel predire un aumento del rischio assoluto nei pazienti selezionati.
Tuttavia, l?evidenza statistica riguardante i benefici di hs-CRP non ? conclusiva.
Lo studio JUPITER ( Justification for the Use of Statins in Primary Prevention: An Intervention Trial Evaluating Rosuvastatin ) sta confrontando l?efficacia della terapia con statine, ed in particolare con la Rosuvastatina ( Crestor ), rispetto al placebo, nei soggetti considerati ad aumentato rischio sulla base degli aumentati livelli di hs-CRP, nonostante concentrazioni da basse a normali del colesterolo LDL.
Secondo Antonio M. Gotto del Weill Medical College of Cornell University, a New York, sebbene gli studi epidemiologici indichino che gli aumenti della proteina C-reattiva siano indipendentemente associati al rischio coronarico, prima di validare l?impiego di hs-CRP come fattore di rischio coronarico nella pratica clinica sono necessarie ulteriori evidenze. ( Xagena_2007 )
Fonte: American Journal of Cardiology, 2007
Link: Cardiologia.net
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