(23-04-07) La vera dieta fa perdere solo il grasso
di Eugenio Del Toma
Chiunque si occupi di problemi medici connessi con l'alimentazione, sa per esperienza che da aprile a giugno si moltiplicano le richieste di aiuto, non solo degli obesi quanto dei molti che dopo il semi-letargo invernale hanno riscontrato sulla bilancia un sensibile aumento del loro peso abituale. I pi? medicalizzati sono particolarmente in ansia perch? nel valutare il proprio "indice di massa corporea" (peso diviso per l'altezza al quadrato) scoprono di essere passati dalla normalit? (Imc tra 18,5 e 25) al "sovrappeso" (tra 25 e 30) e, talvolta, di trovarsi oltre quota 30, cio? di avere sconfinato nella vera e propria obesit?.
Per chi ha il buonsenso di praticare regolarmente l'attivit? fisica o uno sport preciso dir? che l'Imc, pur usato anche negli studi scientifici, ? molto meno attendibile della valutazione della massa corporea, cio? della determinazione della quantit? di massa grassa in contrapposizione alla restante massa magra. E' del tutto normale che un atleta molto muscolato abbia un Imc piuttosto alto pur avendo invece una modesta e quindi invidiabile percentuale di massa grassa, con una situazione metabolica certamente pi? favorevole rispetto ad un coetaneo sedentario che potr? avere un Imc apparentemente pi? favorevole ma in realt? meno desiderabile perch? in questo caso la massa magra sar? minore e invece sar? eccessiva la massa grassa. Al riguardo sar? opportuno integrare con la misurazione del girovita nel punto di maggior prominenza dell'eventuale "pancetta", ricordando che gli uomini non dovrebbero superare i 102 cm e le donne gli 88 cm.
A tutti coloro che gi? avvertono, anche per pochi chili di troppo, l'imbarazzo del mostrarsi in costume, ricordo di non pretendere troppo (ad esempio il recupero del cosiddetto "peso ideale" pur avendo passato i "30"). Perci? sar? meglio evitare le diete esageratamente ipocaloriche, finalizzate solo alla rapida perdita di qualche chilo, piuttosto che alla prevenzione o al recupero di uno stile di vita migliore. Cosa fare, allora, senza contravvenire alle regole della fisiologia?
Quando si tratta solo di 4-5 chili di troppo, rispetto al peso usuale, si potranno ottenere anche risultati accettabili, purch? alle restrizioni dietetiche (riduzione di un 20-30% delle porzioni abituali, con l'eliminazione di tutti gli "extra" voluttuari: dolci, biscotti, spuntini vari, bevande diverse dall'acqua) si associ anche un aumento dell'attivit? fisica. Baster? camminare un'ora (tutti i giorni) e, inoltre, fare un paio di ore settimanali in palestra (o tennis, golf, nuoto, cicloturismo, jogging) per garantirsi anche la qualit? del dimagrimento; cio?, per perdere soprattutto massa grassa e non le proteine muscolari, le prime a pagare il costo di un deperimento eccessivo e troppo rapido.
Perci?, n? digiuno, n? abolizione dei carboidrati, ma qualcosa in meno delle pietanze abituali, salvo le verdure che restano "a volont?", con pochissimo olio, ma nessuna restrizione per limone o aceto. Per perdere pochi chili non occorrono farmaci, n? tisane di dubbia o di nessuna utilit? scientifica. Il nemico da sconfiggere non ? neppure "la fame" (salvo nei primissimi giorni) ma la pigrizia e la poca voglia di cambiare abitudini.
Fonte: La Repubblica.it
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