(05-05-07) Vitamina C? Meglio il succo d?arancia
Una ricerca dell?universit? di Milano conferma che il frutto ha un maggior effetto antiossidante della semplice vitamina C
MILANO - Meglio una spremuta della vitamina C. E non solo per il gusto e il potere dissetante ma anche per le propriet? antiossidanti. Uno studio condotto dalle ricercatrici Serena Guanieri, Patrizia Riso e Marisa Porrini, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell?universit? di Milano, rileva che le arance hanno un migliore effetto anti-ossidante della vitamina C sintetizzata in laboratorio. La ricerca ? stata condotta confrontando gli ?effetti? di spremuta di arancia, acqua addizionata di vitamina C e acqua e zucchero a un gruppo di volontari. Due campioni di sangue prelevati 3 e 24 ore dopo la somministrazione delle bevande sono poi stati esposti al perossido di idrogeno, uno dei pi? noti ossidanti del dna cellulare. A le cellule meno danneggiate erano quelle di chi aveva bevuto la spremuta.
PIGMENTI ROSSI - Dal momento che sia il succo che l?acqua vitaminizzata contenevano la stessa quantit? di vitamina C (125milligrammi) le spiegazioni dei risultati devono cercarsi altrove. ?I dati sono chiari ? spiega Marisa Porrini - e indicano che nel succo d?arancia ci sono altre sostanze che hanno molto probabilmente un?azione sinergica che aumenta le capacit? antiossidanti della vitamina C?.
Tra i possibili candidati a svolgere tale azione l?indiziato maggiore ? la cianidina 3-glucoside, una molecola presente nei pigmenti rossi degli agrumi. Altre analisi saranno effettuate per verificare l?ipotesi.
FRUTTA E VERDURA - I risultati, pubblicati sul British Journal of Nutrition, e ripresi anche da Nature confermano la linea di indagine che le autrici portano avanti da anni sugli effetti antiossidanti di frutta e la verdura. Sotto la lente del team di ricerca dell?universit? di Milano sono passati anche spinaci e broccoli, che hanno quasi sempre dimostrato un effetto migliore rispetto ai loro ?surrogati? di laboratorio. David Heber, dell?universit? di California, conferma che la ricerca delle italiane suggerisce a tutti i colleghi di non dimenticare mai l?importanza dell?origine naturale delle vitamine che studiano. Nell?attesa che vengano individuati con precisione i corresponsabili antiossidanti, possiamo trarne consigli facilmente immaginabili per la nostra condotta: mangiare pi? frutta e verdura (a parte i casi clinici in cui sono espressamente bandite dalla dieta). ?Questi alimenti devono essere una costante della nostra alimentazione ? precisa Porrini - devono essere consumati quotidianamente, solo cos? il loro effetto benefico ? assicurato?.
Gabriele De Palma
Fonte: CORRIERE DELLA SERA.it
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