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Le ricerche di Gerona 2005

(24-05-07) L?Acido Eicosapentanoico riduce gli eventi coronarici maggiori nei pazienti con ipercolesterolemia






Esistono evidenze cliniche ed epidemiologiche che indicano che un?aumentata assunzione di acidi grassi n-3 a lunga cattura protegge contro la mortalit? da malattia coronarica.

I ricercatori dello studio JELIS ( Japan EPA lipid intervention study ) hanno verificato l?ipotesi che l?impiego per un lungo periodo di Acido Eicosapentanoico ( EPA ) sia efficace nel prevenire gli eventi coronarici maggiori nei pazienti con ipercolesterolemia, che consumano grandi quantit? di pesce.

Sono stati arruolati 18645 pazienti con livelli di colesterolo pari a 6.5 mmol/l o valori superiori.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 1800 mg/die di EPA assieme ad una statina ( gruppo EPA n= 9326 ) o solo una statina ( gruppo di controllo n= 9319 ).

Il periodo osservazionale ? stato di 4,6 anni.

L?endpoint primario era rappresentato dagli eventi coronarici maggiori, tra cui morte coronarica improvvisa, infarto miocardico fatale e non fatale, ed altri eventi non fatali come angina pectoris instabile, angioplastica, impianto di stent, o bypass coronarico.

Nel corso del periodo osservazionale, l?endpoint primario ? stato raggiunto nel 2,8% dei pazienti nel gruppo EPA e nel 3,5% dei pazienti nel gruppo di controllo, pari ad una riduzione relativa del 19% riguardo agli eventi coronarici maggiori ( p = 0.011 ).

Le concentrazioni di colesterolo LDL dopo trattamento si sono ridotte del 25%.

I livelli plasmatici di colesterolo non hanno rappresentato un fattore significativo nella riduzione del rischio degli eventi coronarici maggiori.

Nel gruppo EPA ? stata anche osservata una riduzione significativa dell?angina instabile e degli eventi coronarici non-fatali.

Non ? stata riscontrata differenza tra i gruppi riguardo alla morte cardiaca improvvisa e alla morte coronarica.

Nei pazienti con una storia di malattia cardiaca, trattati con EPA e statina, gli eventi coronarici maggiori si sono ridotti del 19%, mentre nei pazienti con nessuna storia di coronaropatia, il trattamento con EPA ha ridotto gli eventi coronarici maggiori del 18%, ma questo dato non era significativo.

I dati dello studio JELIS hanno mostrato che il trattamento con EPA ? efficace nel prevenire gli eventi coronarici maggiori e soprattutto gli eventi coronarici non-fatali, nei pazienti giapponesi con iopercolesterolemia. ( Xagena_2007 )

Fonte: Yokoyama M et al, Lancet 2007; 369: 1090-1098

Link: CardiologiaOnline.it

Link: MedicinaNews.it




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