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Le ricerche di Gerona 2005

(29-05-07) I geni che rigenerano la pelle



Sono i geni wnt. La scoperta apre interessanti scenari per la medicina e solletica anche le speranze dei calvi
PHILADELPHIA (USA) ?Gli esperimenti condotti su cavie dai ricercatori della Pennsylvania School of Medicine di Philadelphia hanno individuato una famiglia di geni, la ?wnt?, come la responsabile della rigenerazione dell?epidermide. La scoperta ? importante pi? per gli sviluppi pi? immediati che per quelli futuri. Anche se dei risultati pubblicati su Nature sembra interessare maggiormente la parte meno sicura, quella che riguarda il possibile potere degli stessi geni di stimolare la ricrescita dei capelli, o meglio dei follicoli piliferi. Ci conferma la parziale mistificazione il professor Marcello Monti, ordinario all?universit? di Milano: ?Il taglio con cui ? stata data le notizia ? tirato per i capelli, come si suol dire. La parte pi? importante della ricerca ? l?aver individuato nella famiglia wnt ? geni che hanno la capacit? di dare istruzioni alle cellule ? i fattori determinanti per la rigenerazione della pelle?.
L?ESPERIMENTO ? I ricercatori hanno confrontato il processo di ricostruzione della pelle delle cavie dopo averne asportato una piccola parte. I piccoli roditori erano divisi in due categorie, alcuni erano stati modificati in modo che producessero pi? proteine codificate dai geni wnt, gli altri erano come natura crea. Le cavie manipolate hanno reagito meglio e la loro pelle si ? rigenerata pi? velocemente e con una maggiore concentrazione di follicoli piliferi. I ricercatori hanno quindi dedotto che le proteine codificate dai geni wnt hanno il potere di rigenerare la cute, compresi i follicoli. Se per lo sviluppo di soluzioni per la cicatrizzazione e la rinascita dell?epidermide ? decisamente una buona notizia, lo ? un po? meno per la ricrescita dei capelli. ?I topi sono animali da pelliccia ? ammonisce Monti ? non ? cos? scontato n? corretto equiparare l?attivit? pilifera di un animale da pelliccia con quella umana. In passato si sono gi? verificati errori di questo genere e diversi studi condotti sui topi non sono stati confermati sugli esseri umani?.
NESSUNA POZIONE IN ARRIVO ? Nonostante i progressi che questa scoperta abiliter?, la via della ricerca ? ancora lunga prima che si possa giungere a un qualsiasi prodotto o terapia per gli esseri umani. I primi risultati dovrebbero venire comunque nell?ambito delle terapie per la ricostruzione della pelle, il che non ? certo poca cosa e ha un grado d?urgenza maggiore (basti pensare alle ustioni, o alle cicatrici post-operatorie) della calvizie.

Gabriele De Palma

Fonte: CORRIERE DELLA SERA.it

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