(05-06-07) Istat: 12 milioni di over-65 in Italia
Il 45% dice di sentirsi in buona salute, ma le cifre dicono che
sono sempre di pi? quelli vicini alla soglia di povert?
ROMA - Dal 1980 in Italia ? cresciuto in modo enorme la quota degli anziani: gli ultrasessantacinquenni sono aumentati del 50%, arrivando a 12 milioni nel 2006, contro gli 8,5 milioni di 25 anni fa. Il 45% di loro dichiara di essere in buone condizioni di salute ma la percentuale scende al 25% negli ultrasettantacinquenni. Nel 39% dei casi consumano farmaci quotidianamente; le malattie che li affliggono maggiormente sono artrosi o artrite (18,3%), ipertensione (14,2%), malattie allergiche (8,7%), osteoporosi (7,2%), bronchite cronica o asma bronchiale (6,4%).
A dirlo sono dati dell'Istat presentati alla convention di Federanziani a Roma.
LONGEVITA' E POVERTA' - Sempre pi? longevi, scende la percentuale di deceduti per tumore (-1,5% tra gli uomini e -0,3% tra le donne). Scendono per? anche i livelli di spesa, sempre pi? vicini alla soglia di povert?: le statistiche dicono che pensioni ammontano in media a 900 euro, denaro con il quale gli anziani non pensano solo al proprio sostentamento ma anche ad aiutare figli e nipoti. La maggiore voce di spesa nelle famiglie di anziani, inoltre, diventano sempre pi? i farmaci a scapito dell'alimentazione. ?La colpa ? nostra - ha commentato il presidente di Federanziani Roberto Messina - Non siamo in grado di far crescere nei nostri figli, cio? nella classe dirigente del paese attuale e futura, il senso di rispetto etico e sociale nei confronti di chi ? in una oggettiva condizione di debolezza. Non mancano le leggi ma i valori della solidariet? e del rispetto tra generazioni. Il disagio di chi vive l'ultima fase della vita non dipende solo dai problemi legati al passare degli anni ma soprattutto - ha concluso il presidente delle federazione degli anziani italiani - dal fatto di sentirsi emarginati dal circuito sociale?.
Fonte: CORRIERE DELLA SERA.it
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