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Le ricerche di Gerona 2005

(14-06-07) Pazienti-medici-farmaci, un 'triangolo' disastroso





La comunicazione tra medici e pazienti sul tema dei farmaci non funziona: i pazienti italiani dimostrano una scarsissima conoscenza di costi, effetti collaterali, posologia dei farmaci che vengono loro prescritti e hanno una scarsa fiducia nella terapia, che spesso sfocia in un pericoloso fai-da-te.
Si tratta del preoccupante spaccato che emerge dall?inchiesta sull?uso dei farmaci e sul rapporto medici-pazienti che Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, ha condotto su 2265 italiani, campione rappresentativo della popolazione adulta del nostro Paese. L?inchiesta rientra in un?indagine che ha coinvolto pi? di 10100 cittadini europei, condotta da associazioni di consumatori indipendenti in Europa, che sar? pubblicata su Salutest di giugno.
In Italia tre quarti degli intervistati segnala di aver fatto le pi? recenti visite mediche presso il Servizio Sanitario Nazionale. Un quarto del campione si fa visitare per un check-up generale, il 17 per cento per farsi rinnovare la prescrizione delle medicine. Met? del campione ? uscito dal consulto del medico con una ricetta, in media con la prescrizione di due farmaci. L?11 per cento dichiara di aver ricevuto una prescrizione di 4 o pi? medicinali.
Il 54 per cento della totalit? degli intervistati dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione sul costo della cura. Il 90 per cento dei farmaci prescritti ? di marca. Il 39 per cento riferisce che il medico non ha parlato dei possibili effetti collaterali del farmaco prescritto. Gravi lacune nel dialogo che si ripercuotono sulla conoscenza dei farmaci, dato che l?80 per cento del campione dichiara di considerare il medico di famiglia la fonte di informazione principale, a fronte di circa il 40 per cento che dichiara di rivolgersi anche al farmacista.
Purtroppo le indicazioni del medico non sono osservate scrupolosamente da tutti. Il 7 per cento dei pazienti che ha avuto una prescrizione non ha comprato il farmaco. Per circa un terzo di questi, perch? lo aveva gi? a casa. Per altri perch? il farmaco era troppo caro. Il 17 per cento degli intervistati giudica comunque troppo elevato il prezzo dei farmaci. Inoltre il 10 per cento ? insoddisfatto del contenuto della confezione del farmaco prescritto, eccessivo in quantit? rispetto alle esigenze della cura.
Altroconsumo attira l?attenzione su questo dato: lo spreco di medicinali ? un costo inutile a carico dei singoli cittadini e del sistema nel suo complesso, ma anche a danno dell?ambiente; il 26 per cento degli intervistati dichiara di buttare nella pattumiera i farmaci scaduti e il 19 per cento di gettarli nello scarico del WC.
Gli italiani intervistati non brillano in accuratezza nell?assunzione dei farmaci: un quinto del campione dichiara di dimenticarsi di prendere le medicine, uno su dieci talvolta cambia di propria iniziativa la dose consigliata dal medico. Il rispetto della terapia sembra dipendere da diversi fattori, incluso anche il fatto che la visita abbia soddisfatto o meno le aspettative del paziente.
Nel complesso l?indagine dimostra che l?informazione offerta ai pazienti ? inadeguata. I medici non si dimostrano sempre disponibili al dialogo. Il cattivo uso delle medicine alcune volte dipende dalle iniziative individuali e da libere interpretazioni dei singoli pazienti, legate anche alla sensazione di non gestire adeguatamente la malattia, non riuscire a interpretare i disturbi oppure al ciclico comparire o scomparire dei sintomi. La poca informazione genera scarsa fiducia nella terapia: un dato che i medici non dovrebbero ignorare.
Altroconsumo invita i consumatori che volessero avere maggiori informazioni sui farmaci equivalenti e sul corretto utilizzo dei farmaci a contattare il numero verde 800.571.661, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, gestito da Altroconsumo nell?ambito della Campagna AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco.

Fonte: Ufficio stampa Altroconsumo 2007.

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