(17-06-07) Vino rosso per il cervello
Il consumo continuo ed eccessivo di alcol ? imputato nell'iperossidazione a livello neuro-cerebrale con conseguente alterazione dei parametri strutturali e funzionali delle membrane plasmatiche delle cellule neuronali.
Tuttavia esistono evidenze ben documentate del fatto che i polifenoli, presenti sia nelle bucce che nei semi dell'uva, presentino un notevole potenziale antiossidante. In questa direzione ? stata condotta una ricerca su animali da laboratorio (ratti) divisi in 3 gruppi che assumevano rispettivamente: vino rosso con il 20% di alcol; etanolo al 20% e il terzo gruppo era quello di controllo. Non sono state notate variazioni morfologiche nel cervello dei ratti che assumevano vino rosso, che erano invece presenti come depositi intracellulari di lipofuscina nei cervelli degli animali che assumevano solo etanolo. Negli omogenati degli estratti di tessuto cerebrale (ippocampo) sono stati misurati i parametri della perossidazione lipidica. Ed, in sintesi, si ? potuto dimostrare che i neuroni ippocampali dei ratti che assumevano vino rosso risultavano protetti dalla perossidazione se confrontati con quelli dei ratti che assumevano alcol. Questi risultati sono l'ennesima conferma del notevole potere antiossidante del vino rosso, che tra l'altro, sembra possedere anche un valore protettivo nei confronti del danno neuronale da radicali liberi. Una capacit? benefica che si deve ai potentissimi polifenoli principalmente contenuti nei semi e nella buccia dell'uva.
Assuncao M, et al Neuroscience. 2007 May 7; [Epub ahead of print]
Fonte: nutrizione33
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