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Le ricerche di Gerona 2005

(24-06-07) Dolore: mangia che ti passa




Un?alimentazione adeguata pu? aiutare a combattere il dolore, anche quello cronico, caratteristico di molte malattie. Alcuni nutrienti presenti nei cibi hanno infatti degli effetti del tutto simili a quelli dei composti attivi presenti nei farmaci, si tratta solo di conoscerli.
Ad affrontare questo tema ? un editoriale della rivista Pain, una delle pi? autorevoli nel campo della terapia del dolore e delle cure palliative. In realt?, il nostro sistema nervoso necessita di alcuni nutrienti base per funzionare in maniera ottimale, ed alcuni di questi possiedono degli importanti effetti analgesici.
Ne ? un esempio il triptofano, un amminoacido particolarmente abbondante nella carne di tacchino, nel pollo, nelle banane e nell?avocado e particolarmente efficace nella terapia del dolore. Alcuni cibi dolci vengono somministrati ai neonati prima degli interventi chirurgici in modo da lenire la loro sofferenza. In questo caso tuttavia il loro effetto analgesico non sembra essere legato alla presenza di nutrienti quanto alla loro capacit? di favorire il rilascio di oppioidi endogeni nell?organismo. Rilascio dovuto al loro buon sapore.
Un altro efficace effetto antidolorifico e antinfiammatorio ? dato dagli acidi grassi polinsaturi omega 3 contenuti nel pesce azzurro e nei semi di soia, mentre le antocianine presenti nelle ciliegie hanno dimostrato avere gli stessi effetti analgesici dell?indometacina, il composto attivo utilizzato nella terapia di molte affezioni infiammatorie.
Tutt?altra storia per il caff?, di solito sconsigliato in qualsiasi forma di terapia antidolorifica a causa del suo effetto stimolatorio sul sistema nervoso simpatico e per le sue interazioni con molti farmaci. Erbe e spezie sono ricche di composti bioattivi e numerose ricerche stanno tentando di appurare i loro possibili effetti benefici sull?organismo, anche a livello del sistema nervoso. Il resveratrolo invece, un polifenolo presente nel vino rosso e nelle arachidi, ha dimostrato una forte capacit? antinfiammatoria e antiossidativa.
Ma non sempre il dolore si combatte mangiando. Talvolta ? necessario il contrario. Nei pazienti affetti da artrite reumatoide, ad esempio, ? stato dimostrato che il digiuno porta a degli ottimi miglioramenti, che possono essere mantenuti a lungo termine con una dieta ipocalorica ricca di frutta e verdura.

Fonte: Bell RF. Food and pain: Should we be more interested in what our patients eat? Pain 2007; 129(1-2):5-7.
stefano massarelli ( YAHOO! SALUTE)

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