(10-07-07) Cioccolato: amaro contro la pressione alta
Uno studio si aggiunge al numero di quelli che sostengono i pregi per la salute dei ?cibo degli dei?. Ma le perplessit? non mancano
COLONIA, (Germania) - Quante volte ci siamo sentiti ammonire, fin da bambini, di non mangiare troppo cioccolato perch? fa male alla salute. Oggi le cose sono leggermente cambiate e diversi studi indicano proprio nel cacao amaro una possibile soluzione a diversi problemi. Ovviamente va tenuto presente l'elevato apporto calorico e quindi ? opportuno considerare la moderazione un principio valido al quale attenersi.
LO STUDIO - A questo proposito una ricerca condotta da studiosi
dell'Universit? di Colonia rivela che 30 calorie (pari a 6.3 grammi) al giorno di cioccolato amaro possono avere effetti benefici nei casi di ipertensione arteriosa, senza causare alcun aumento di peso o qualsivoglia effetto negativo. Il test ? stato effettuato tra gennaio 2005 e dicembre 2006 su 44 volontari adulti con un'et? compresa tra i 56 e i 73 anni con pre-ipertensione o ipertensione di primo grado. I ricercatori hanno somministrato una dose quotidiana di cioccolato amaro, e quindi ricco di polifenoli, potenti antiossidanti di cui ? ricco il cacao fondente (500 mg etto), alla met? dei partecipanti e una dose equivalente di cioccolato bianco, senza polifenoli, alla restante parte. Al termine delle diciotto settimane di trattamento gli scienziati hanno verificato che coloro che avevano ricevuto giornalmente 30 mg di polifenoli avevano in media registrato una riduzione della pressione sistolica di 2.6 mm Hg e di 1.9 mm Hg di quella diastolica, senza alcun aumento ponderale, n? dei livelli di lipidi e di glucosio del sangue. I pazienti trattati con il cioccolato bianco non avevano avuto invece alcun tipo di miglioramento. La vera novit? di questo studio rispetto ad altre ricerche passate, come sottolinea Carla Favaro (professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Scienze dell'Alimentazione all'Universit? di Milano Bicocca), ? che si possono avere effetti positivi anche in seguito all'introduzione nella propria dieta di piccole quantit? di cioccolato fondente . Come osservano i ricercatori tedeschi, bench? l'effetto sulla riduzione dei valori pressori sia tutto sommato contenuta, va tenuto presente che, a livello di popolazione, ? stato stimato che una riduzione di 3 mm Hg della pressione sistolica ridurrebbe il rischio relativo di morte per ictus dell'8 per cento, per malattia coronarica del 5 per cento e di mortalit? complessiva del 4 per cento.
ALTRE RICERCHE - Tra le altre ricerche che gi? in passato avevano tolto dalla lista degli alimenti nocivi il cioccolato, va segnalato uno studio del dipartimento di Medicina Interna e Salute Pubblica dell'Universit? dell'Aquila, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition , che individuava nei polifenoli i responsabili di effetti positivi sulla pressione sanguigna e sul metabolismo degli zuccheri, oltre che sui livelli di colesterolo ematico. ?In sostanza - commenta la nutrizionista Carla Favaro - anche se ? necessario attendere ulteriori verifiche soprattutto per una valutazione a lungo termine e su gruppi diversi di popolazione , lo studio dell'Universit? di Colonia pu? rappresentare una conferma dei benefici per la salute che possono giungere da alimenti, quale il cioccolato amaro, fino a non molto tempo fa considerato invece solo uno sfizio. Per? non si pu? non sottolineare che lo studio ? piccolo e che il cioccolato, in generale ? un alimeno calorico e come tale va valutato e "soppesato"?.
?COSI' CI CREIAMO DEGLI ALIBI? - Pi? severo il commento di Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Inran, di Roma. ?Visto che non riusciamo a seguire una dieta adeguata alle nostre esigenze, cerchiamo continuamente scappatoie e miracoli per aggirare gli ostacoli (e questo ? umano)?. ?Poich? gli studi provano che chi consuma pi? frutta e verdura campa meglio e di pi? , invece di cercare di mangiare pi? frutta e verdura, se non ci piace, "umanamente", cerchiamo di trovare in altri alimenti quello che in frutta e la verdura potrebbe essere responsabile dei suoi effetti benefici. Ieri era la vitamina C e la vitamina A, oggi sono i polifenoli. Ma attenzione: non tutti gli alimenti che contengono polifenoli vengono esaltati: le cipolle ad esempio, le melanzane, la lattuga, l?uva non vengono presi molto in considerazione, chissa? perch? invecele ricerche sul vino o sul cioccolato, alimenti che possiedono quantit? infinitesimali di polifenoli disperse in un mare di alcol il primo e di grasso e zucchero il secondo, sono sempre pi? numerose nella letteratura scientifica?. ?Senza contare che cos? facendo? continua Ghiselli, ?si perde di vista che chi consuma frutta e verdura campa meglio e di pi? perch? consuma frutta e verdura, a prescindere da quello che c?? dentro?. ?Per tornare al discorso cioccolato conclude il ricercatore, ?non conosco il lavoro tedesco, ma conosco gli altri gi? citati. Sono ricerche che usano un cioccolato costruito appositamente per lo studio, contenente 500 mg di polifenoli per 100 grammi di cioccolato, con un potere calorico fortemente ridotto: 480 kcal. Il cioccolato che all?indomani di questi studi il povero cittadino ignaro va a comprare ? costituito da quantit? ignote di polifenoli (i quali si trovano in quantit? molto pi? grandi in tutti i prodotti vegetali che mangiamo) ma quantit? note di zucchero e di grasso. Il 50 % del cioccolato infatti ? zucchero (quello che fa alzare la glicemia, quello di cui bisogna cercare in tutti i modi di ridurre il consumo, e il 34 % grasso. Ma di quei 34 grammi per 100 grammi di grassi pi? di 20 g sono saturi, quelli che aumentano la colesterolemia, quelli che tentiamo di tenere sotto controllo perch? pericolosi: Allora finch? gli studi sui polifenoli e i loro modi di somministrazione restano confinati alle mura dei laboratori ci si pu? anche stare, ma quando i lavori scientifici vengono dati in pasto al grande pubblico si rischia di fare grossi danni in una popolazione che gi? tende a sovralimentarsi, a ricorrere agli snack ipercalorici, e all?obesit??. ?Un?ultima considerazione sulle quantit?. Quando si scopere (ma ci sono comunque dubbi) che piccole quantit? di un determinato composto possono avere effetti positivi sulla salute, allora andiamo ad aggiungerlo ad un alimento in una quantit? e in un rapporto che non sappiamo cosa produrr?. Insomma un quadratino di cioccolato mangiamolo se ci piace per sollevare l?umore, per gratificarci e via dicendo, senza andarci a ricercare qualit? benefiche che non sono assolutamente documentate e che anzi, probabilmente non esistono fuori dai laboratori scientifici?
Emanuela Di Pasqua
Fonte: CORRIERE DELLA SERA.it
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