(17-07-07) Istat, italiani meno sportivi e pi? sedentari
di MATTEO TONELLI
Ballo, disciplina sportiva in continua espansione
ROMA - Pi? pigri, meno sportivi. Meno amanti del pallone e pi? del ballo. Qualche conferma e alcune sorprese nei dati dell'Istat sulla pratica sportiva in Italia. L'indagine, puntata sul tempo libero e realizzata a maggio 2006, fotografa un Paese dove la voglia di fare sport non aumenta. Mentre cresce la tendenza all'inattivit?.
Il dato da cui partire ? quello degli sportivi: in Italia sono 17milioni e 170mila coloro che dicono di praticare uno o pi? sport (il 30%). Un milione di meno coloro che svolgono un'attivit? fisica (passeggiate, nuoto, bici). Poi ci sono i sedentari. Che crescono sempre di pi?: sono 23milioni quelli che evitano ogni tipo di attivit? sportiva. Toccando il 41%. Un dato che negli ultimi undici anni ? aumentato di 3,4 punti percentuali. A fronte di una quota di praticanti che resta stabile. "Una stasi che evidenzia uno slittamento verso la sedentariet?" spiegano all'Istat.
Allarme sedentariet?. Meno moto, pi? inattivit?. Se 23milioni dichiarano di non muovere un muscolo, qualche preoccupazione c'?. Le donne sono pi? sedentarie degli uomini, al sud lo si ? pi? del nord, mentre chi ha un livello di istruzione pi? alto lo ? di meno. Male anche i giovani: dal 2000 al 2006 la sedentariet? ? in aumento tra i ragazzi dagli 11 ai 14 anni e tra i giovani dai 25 ai 34. Se a questo si aggiunge che l'analisi storica dimostra come la quota di colro che svolgono attivit? sportive continui a diminuire (era 35,3% nel 1995, ? 28,4% oggi), il quadro ? completo.
Male il calcio, bene la danza. E' questo il dato che incuriosisce di pi?. In un paese dove il pallone permea praticamente tutto, i numeri dicono, invece, che ha perso il primato di sport pi? praticato. A vantaggio di un gruppo di attivit? come ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica. Il calcio, infatti, ? praticato da 4 milioni e 152mila persone (con una netta crescita del calcio a 5), mentre le altre attivit? emergenti da 4 milioni e 320mila appassionati. Un distacco che cresce, se si sommano i culturi della danza e del ballo. Due attivit? che negli ultimi anni hanno avuto un vero e proprio boom prevelentemente "rosa" (da 503mila nel 2000 a 1 milione e 80mila nel 2006). In totale si arriva a quota 5 milioni e 300mila persone, una cifra che stacca nettamente il calcio e gli toglie un primato storico.
Perch? si fa sport. O no. Per piacere o per passione (63,8%), per mantenersi in forma (53,6%), per divertimento (50,4%). Sono questi i tre motivi che spiegano la voglia di fare sport. Chi, invece, non lo fa mette al primo posto la mancanza di tempo (40,2%), il poco interesse (30,3%), l'et? (24,1%), la pigrizia (16,2%), la salute (14,9%), e, da ultimo, i problemi economici (7,1%). Bassa la quota di chi motiva la sua inattivit? con la mancanza di impianti dove fare sport. Dato curioso se si pensa che la scarsit? di centri per fare sport ? una delle note dolenti del nostro paese.
Male il sud, bene il nord. Anche nello sport, come in molto altri indicatori sociali, il sud segna il passo con meno del 25%. E tocca alla Campania la maglia nera della regione con la pi? bassa percentuale di praticanti (solo 22 su 100). In testa, invece, c'? il nord-est (36,5%), seguito dal nord-ovest (33,7%) e dal centro (31,3%).
La classifica degli sport. Del primo posto di ginnastica e danza si ? detto, cos? come della piazza d'onore del calcio. Al terzo posto il nuoto con 3 milioni e 576 mila praticanti (20,8 per cento degli sportivi). In calo netto il tennis (dal 7,8% al 6,1%): se poi si pensa che nel 1995 il dato era del 10,5% il crollo ? ancora pi? chiaro. Calano anche gli sport invernali (dal 13,7% all'11,3%), mentre aumentano i praticanti negli sport ciclistici (dal 10,3% all'11,7%) e nell'atletica leggera (dal 5,8% al 7,8%). Maglia nera per la caccia e la pesca. Nel 1959, data della prima rilevazione Istat, erano al primo posto. Adesso raccolgono le briciole.
Fonte: La Repubblica.it . Sport
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