(22-07-07) Sicurezza domestica? Soltanto se la pulizia ? accurata La responsabilit? delle tossinfezioni alimentari ? spesso nostra.
I consigli per evitare brutte sorprese
di Elvira Naselli
Pi? della met? delle infezioni alimentari avviene tra le pareti di casa, e per colpa nostra. Infezioni che spesso provocano un po' di mal di pancia, o vomito e diarrea, inconvenienti certo sgradevoli, ma che altre volte, soprattutto in soggetti pi? deboli o disabilitati, possono avere esiti ben pi? gravi. Le cause? Cattiva igiene, manipolazione scorretta degli alimenti, conservazione a temperature inadeguate: sono soltanto tre dei tanti elementi di rischio. Eppure la percezione di questo rischio ? molto scarsa. Ci si preoccupa moltissimo per eventi che ? improbabile accadano, come la mucca pazza o l'aviaria, e non pensiamo minimamente a quello che invece capita molto spesso quando siamo noi a preparare e maneggiare senza le dovute cautele gli alimenti in cucina. Un vero e proprio problema di sanit? pubblica, che ha spinto alcune regioni ad approntare un piano di intervento. ? quello che fa da tempo la regione Toscana, con la sua campagna di sicurezza alimentare "Occhio al piatto" (www.occhioalpiatto.it), che punta a promuovere comportamenti corretti in ambito domestico. Con tanto di camper itinerante per la regione, dentro al quale ? allestita una cucina in piena regola per mostrare dal vivo i famosi "punti critici".
Una campagna che parte da lontano, dalla scelta degli alimenti attraverso la lettura dell'etichetta, indispensabile per una corretta gestione dell'alimento, fino alla conservazione casalinga, e al punto cruciale: l'igiene. Non soltanto degli ambienti in cui si manipolano gli alimenti ma anche di chi li prepara, tagliandoli, lavandoli, cuocendoli. Si comincia dall'accorgimento pi? semplice ma spesso disatteso: lavarsi le mani con acqua calda e sapone prima di cominciare a cucinare, dopo aver toccato carni crude, utensili, oppure dopo aver risposto al telefono, usato il bagno o toccato il sacchetto della spazzatura. Proprio le mani sono le responsabili di quelle che gli esperti chiamano "contaminazioni crociate", cio? il passaggio di patogeni, che provocano malattie, da alimenti crudi ad altri alimenti o dalle mani agli alimenti.
Secondo un rapporto Istisan dell'Istituto Superiore di Sanit?, nelle nostre cucine le criticit? sono parecchie. Un po' meno nelle famiglie con bambini, che evidentemente sono pi? motivate e prestano attenzioni maggiori. Ma quali sono i punti critici? L'ISS fa alcune raccomandazioni. Cominciamo da quelle legate alla pulizia: lavare le mani e usare dei guanti in caso di ferite. Passiamo poi alle superfici: pulire la cucina con acqua calda e sapone e risciacquare bene, taglieri e superfici porose possono invece essere pulite con spazzolini in acciaio. Tutte le superfici, ma anche utensili, stracci e spugne, vanno igienizzate periodicamente con una soluzione di acqua e candeggina (5 ml in 750 ml) e sciacquate prima dell'uso. Un'attenzione particolare va osservata quando si manipola carne cruda, in particolare quella di pollo, o anche il pesce.
Un altro punto importante ? quello delle temperature di conservazione o di riscaldamento e cottura. Fattore che diventa fondamentale d'estate quando le temperature elevate accelerano la moltiplicazione dei microrganismi, soprattutto negli alimenti freschi e facilmente deperibili, che vanno trattati seguendo delle precauzioni che cominciano nel punto vendita: comprarli alla fine della spesa, trasportarli rispettando la catena del freddo, senza cio? far subire al prodotto troppi sbalzi termici, e, una volta a casa, metterli subito in frigorifero, tenendo conto delle diverse temperature all'interno dell'elettromestico, e non riponendo gli alimenti come capita. La zona pi? fredda, circa 4-5 gradi, ? quella sopra il cassetto delle verdure e la temperatura decresce man mano che si va verso l'alto: vanno sotto, dunque, tutti gli alimenti proteici freschi (carni, pesci ma anche latte), da consumare nel giro di qualche giorno, e in quelli pi? alti salumi e formaggi, avanzi, alimenti da scongelare (che non devono mai essere scongelati a temperatura ambiente).
Il frigorifero, inoltre, deve essere lavato spesso, senza dimenticare le guarnizioni e i ripiani interni. Al contrario del surgelatore, inoltre, non va riempito troppo per non impedire la circolazione di aria fredda al suo interno. Inoltre, per evitare sgocciolamenti e contaminazioni crudo-cotto, ? meglio utilizzare contenitori chiusi, almeno per tutti gli alimenti pi? sensibili, come carne e pesce, e per quelli che hanno un odore persistente. Un'ultima considerazione riguarda gli animali domestici: per quanto facciano parte della famiglia e siano sani e puliti ? meglio che stiano fuori dalla cucina.
Fonte: LaRepubblica
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