(23-07-07) Cirrosi, pi? per l'epatite che per l'alcol
Cirrosi, fa pi? male l'epatite B o C dell'alcol. Francesco Salerno dell'AISF, Associazione Italiana per lo Studio del Fegato: "Se si eccettuano alcune Regioni come le tre Venezie, dove l'epatopatia da alcool ? pi? diffusa nel nostro Paese le epatiti da virus B e C sono globalmente responsabili di circa il 60 per cento delle patologie epatiche croniche, contro il 20 per cento circa dei casi legati all?abuso alcolico e una percentuale ancora modesta, ma in aumento, di casi dovuti a un danno metabolico causato da obesit? o diabete".
"Chi ha un'epatite virale - prosegue Salerno - ? pi? a rischio di cirrosi. E le conseguenze potrebbero essere pi? gravi. In questi casi la prognosi ? delicata e dobbiamo essere in grado di decidere chi ha le migliori possibilit? di rispondere efficacemente alle terapie disponibili".
La cirrosi ? una malattia che comporta una proliferazione progressiva del connettivo, causata da infiammazioni croniche. Tra le varie forme di cirrosi, si possono distinguere: cirrosi epatica, cirrosi biliare primitiva, cirrosi autoimmune. La cirrosi epatica ? stata descritta per la prima volta da Giovanni Battista Morgagni nel suo trattato del 1761 De sedibus, et causis morborum per anatomen indagatis (Libro III, Delle malattie del ventre, Lettera XXXVIII, Dell?Idropisia ascite, della Timpanite, dell?Idropisia del peritoneo e di altre idropisie dette saccate).
Il termine cirrosi fu coniato invece da Ren? Th?ophile Hyacinthe La?nnec (come decritto nella sua Segnalazione XXV, dell?auscultazione mediata pubblicata nel 1819), volgarizzando i termini greci Skirr?s che significa duro, fibroso e Kirrh?s', che significa giallo, dal colore che il fegato assume nella cirrosi detta oggi di Morgagni-La?nnec. La cirrosi epatica ? il risultato di un processo di continuo danno e riparazione del parenchima epatico con formazione di ponti fibrosi tra le unit? elementari che costituiscono il fegato: i lobuli. Questo disordine architetturale conduce ad un malfunzionamento del fegato sia dal punto di vista metabolico che dal punto di vista sintetico.
La cirrosi epatica ? una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura e delle funzioni del fegato. Le normali cellule epatiche sono danneggiate e sostituite da tessuto cicatriziale (fibrosi) . Inoltre compaiono dei noduli di rigenerazione di cellule epatiche malfunzionanti. La distorsione della normale struttura epatica che ne consegue interferisce con il flusso sanguigno all'interno del fegato.
Una forma particolare di cirrosi ? la cirrosi biliare primitiva in cui le alterazioni interessano le vie biliari intraepatiche.
Pi? raramente sono causa di cirrosi alterazioni congenite del metabolismo del ferro (emocromatosi) , del rame (morbo di Wilson), del glicogeno (glicogenosi), carenza di alpha1antitripsina.Inoltre prolungata insufficenza cardiaca o ostruzione delle vie biliari possono provocare peculiari forme di cirrosi (cirrosi cardiaca e cirrosi biliare secondaria).
Le conseguenze della Cirrosi sono i noduli di rigenerazione epatici e la fibrosi provocano una grave alterazione della struttura del fegato che interferisce con la circolazione del sangue nel fegato stesso.
Ne consegue un aumentata pressione a livello della vena porta e un ingrandimento della milza che sequestra le piastrine e i leucociti , risultandone una loro riduzione spesso severa. Inoltre se la pressione a livello portale aumenta ulteriormente tutte le vene affluenti della porta risulteranno dilatate con formazione di varici a livello dell'esofago e dello stomaco con possibile loro improvvisa rottura ed emorragia a volte grave. Altra conseguenza ? una dilatazione delle vene del retto (emorroidi).
L'ipertensione portale in aggiunta ad altre anormalit? metaboliche (riduzione dell'albumina sierica prodotta normalmente dal fegato), ormonali (aumento dell'aldosterone, meno metabolizzato dal fegato insufficiente) e ad alterazioni renali porta all'accumulo di liquido nell'addome (ascite).
L'anormale funzione del fegato causa complicazioni importanti. La secrezione ridotta di bilirubina da parte delle cellule epatiche conduce all'ittero. L'albumina sintetizzata dal fegato si riduce e fa aggravare l'ascite e gli edemi periferici. La diminuita produzione di fattori della coagulazione porta a una maggiore facilit? alle emorragie. Pu? anche comparire alterazioni del metabolismo degli zuccheri con maggiore resistenza all'insulina ed a volte diabete.
La cirrosi in fase avanzata pu? provocare alterazioni cerebrali con comparsa di ridotta concentrazione, fino allo stupore e al coma. Tutto ci? ? dovuto all'assorbimento da parte dell'intestino di sostanze tossiche derivate soprattutto dalle proteine ingerite che non vengono depurate da parte del fegato.
Fonte: Dr.Sport
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