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Le ricerche di Gerona 2005

(08-08-07) Tutta la caffeina delle bibite



Uno studio del Journal of Food Science analizza oltre 100 bibite famose, quantificando il livello di caffeina
STATI UNITI ? Come fanno i consumatori a conoscere l?esatta dose di caffeina delle bevande? Esce uno studio del Journal of Food Science che propone una lista dettagliata e parla chiaro: i piccoli marchi moderano di pi? questa sostanza nei loro prodotti rispetto alle grandi marche grandi brand. Secondo la classifica (che si riferisce in buona parte a prodotti reprebili solo o prvevalentemente sul mercato americano) la bevanda pi? ricca di caffeina ? la Diet Mountain Dew, che contiene 55,2 mg di caffeina, seguita a ruota dalla Diet Coke, con 46,3 mg. La Coca-Cola invece ha un apporto di caffeina di 33,9 mg. Molto al di sotto di questi contenuti sono invece tutte quelle bibite colleghe della famosa bevanda con le bollicine. Esistono infatti pi? di quattrocento varianti della mitica bibita e oltreoceano, come la diffusissima Dr Pepper, che ha un contenuto di caffeina di 42,6 mg.
I COLLEGHI DI ?COLA? ? Ci sono poi i prodotti distribuiti nella catene di supermercati statunitensi, dalla Save-A-Lot alla Sam?s Choice della Wall-Mart, dedicati ai consumatori che boicottano i prodotti delle multinazionali. La Sam?s Cola per esempio, nella versione normale e nella versione diet contiene rispettivamente 12,7 e 13,3 mg di caffeina. A conti fatti tra i 56 marchi nazionali esaminati e le 75 etichette minori, queste ultime si contraddistinguono per ridotto apporto di caffeina.
CAFFEINA ? La caffeina ? una sostanza alcaloide che si pu? rintracciare in ben 63 specie di piante in tutto il mondo. Gli studi sulla sua sicurezza sono molti e ancora oggi esiste una folta letteratura di luoghi comuni al suo riguardo. Si dice che crei dipendenza, che aumenti il rischio di patologie cardiache e che sia collegata all?osteoporosi. Molte per? sono leggende metropolitane, solo parzialmente vere o comunque non del tutto dimostrate. E nel frattempo ancora una volta l?unico criterio cui attenersi ? la moderazione.
Emanuela Di Pasqua

Fonte: CORRIERE DELLA SERA .it

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