(03-09-07) Obesit?: La ?Carta di Istanbul? dell?UE

Nel mondo pi? di un miliardo di soggetti adulti sono in sovrappeso e di questi 300 milioni sono obesi. Questi sono i dati che pongono l'obesit? e il sovrappeso tra i fattori di rischio maggiori per malattie croniche come il diabete tipo 2, le malattie cardiovascolari, l'ipertensione, lo stroke e alcune neoplasie. In questo contesto globale si parla di ?epidemia di obesit?? quale causa di uno dei maggiori problemi di salute pubblica anche nei paesi Europei dell'Organizzazione Modiale della Sanit? (OMS). Negli ultimi vent'anni la prevalenza di obesit? ? aumentata di tre volte e, in Europa, la met? delle persone adulte e un bambino su cinque sono obesi. Le condizioni di sovrappeso ed obesit? contribuiscono in proporzione rilevante a patologie non trasmissibili, incidendo sull'aspettativa e sulla qualit? di vita. Oggi questa tendenza ? allarmante nei bambini e negli adolescenti, con una prevalenza dieci volte maggiore rispetto agli anni 70'. L'epidemia si ? ampliata negli ultimi anni a causa dei cambiamenti culturali, sociali ed economici con complesse interazioni dovute alla facile disponibilit? di cibi ad alto contenuto calorico, al ridotto dispendio energetico richiesto dagli stili di vita del mondo moderno caratterizzati da un aumentato uso di: trasporto con autoveicoli, tecnologie e lavoro ?in casa?, tempo libero dedicato a passatempi passivi.Alla fine dello scorso anno si ? tenuta ad Istanbul la Conferenza della Regione Europea dell'OMS che ha prodotto la "Carta Europea sull'azione di contrasto dell'obesit? " in cui sono stati sanciti i principi e le priorit? di intervento delle autorit? sanitarie dell'Unione circa una policy in grado di arginare e risolvere il problema che ormai ha un carattere di universalit?. Infatti, a causa della globalizzazione, l'obesit? oggi non ? pi? un'esclusiva delle societ? ricche, ma si sta diffondendo nei Paesi in via di sviluppo e nelle Economie in transizione.
In sintesi la carta identifica obiettivi, principi e strumenti partendo dal presupposto che l'epidemia di obesit? ? reversibile se si creano societ? in cui stili di vita salutari, per dieta e attivit? fisica, siano la norma. In particolare viene sancita la priorit? di migliorare le diete ed evitare la pressione del mercato su cibi e bevande ad alta densit? energetica, ponendo particolare attenzione sulla popolazione pi? vulnerabile dei bambini e degli adolescenti.Per trasformare i principi in azioni sar? opportuno che i Ministeri della Salute promuovano nell'ambito delle cure primarie misure preventive e facilitare l'offerta di diagnosi, screening e trattamento in particolare con le persone ad alto rischio e con chi ? gi? sovrappeso o obeso. Nel delineare ed implementare questi principi dovranno essere utilizzati strumenti di efficacia comprovata mirati alla lotta alla sedentariet? e ad una sana alimentazione.
Per esempio:
? Ideare piani per offrire frutta gratuita a scuola
? Promuovere prezzi contenuti per i cibi pi? sani
? Aumentare l'accessibilit? a cibi sani negli ambienti di lavoro e nelle aree depresse
? Favorire la costruzione di piste ciclabili
? Incoraggiare i bambini ad andare a scuola a piedi
? Migliorare l'illuminazione stradale
? Promuovere l'uso delle scale negli edifici
? Ridurre l'uso della televisione
Il trattamento del paziente obeso andr? quindi inserito in un contesto generale in cui si integrano strategie in cui il medico pu? svolgere un'azione di prevenzione e cura il cui esito finale sar? migliore se, nella societ?, migliorer? la diffusione di modelli culturali e stili di vita pi? sani.

Fonte: OMS ? strategie globali di contrasto all'obesit?

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