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Le ricerche di Gerona 2005

(14-10-07) Adolescenti, a tavola meglio gli immigrati che gli europei




Gli adolescenti spagnoli hanno abitudini alimentari peggiori rispetto ai coetanei immigrati, e questo li espone ad un maggiore rischio di obesit?. I dati offrono lo spunto per iniziative basate sull'educazione alimentare interculturale e fanno riflettere anche sulla situazione italiana.
La ricerca, realizzata dal Departamento de Did?ctica de las Ciencias Experimentales di Granada, ha valutato per la prima volta le abitudini e le attitudini degli immigrati nei confronti della nutrizione. Sono stati presi in considerazione 800 adolescenti spagnoli ed immigrati (Sud America, Paesi Arabi, Cina) ed ? emerso che gli immigrati mangiano pi? frutta, verdura, cereali, succhi e in generale pi? proteine rispetto agli spagnoli. Inoltre tendono a cedere meno alla tentazione di dolci e snack. Gli adolescenti immigrati mangiano meglio, e di conseguenza sono esposti ad un minore rischio di sviluppare obesit?, diabete e malattie cardiovascolari.
Di contro i coetanei spagnoli bevono pi? latte e sembrano maggiormente consapevoli dell'importanza della prima colazione, il 75 per cento infatti mangia prima di recarsi a scuola; il numero minore di immigrati che fa la prima colazione le dedica per? pi? tempo. Le ragazze spagnole sembrano pi? informate sugli aspetti nutrizionali del cibo, seppure paradossalmente sono tra coloro che consumano la maggiore percentuali di dolci.
Lo scopo dello studio non ? solo di valutare le abitudini alimentari degli adolescenti, ma quello di elaborare, a partire dai dati, un programma educativo interculturale che faccia perno sulle abitudini alimentari dei ragazzi per migliorare la loro salute. Di questo infatti si ? occupata l'autrice Lorena Ramos Chamorro, che ha disegnato ed implementato un programma di questo tipo, Alimentaci?n Intercultural-Comer mejor es possible, testandolo sugli studenti del terzo anno della Compulsory Secondary Education di Granada: ?sono stati incoraggiati il rispetto e l'accettazione delle differenze basate sul cibo, il miglior esempio di diversit? culturale?.
In questo modo gli studenti hanno assaggiato cibi e sapori dei paesi di origine dei loro compagni di classe. Inoltre, ?sono stati condivisi usi e costumi, permettendo agli immigrati di mantenere la loro identit? nel rispetto delle differenze culturali?. Non da ultimo questa iniziativa, secondo Lorena Ramos Chamorro, ?ha migliorato del 100 per cento le abitudini alimentari degli studenti?.

norina wendy di blasio (YAHOO1 SALUTE)

Fonte: Department of Experimental Sciences (Departamento de Did?ctica de las Ciencias Experimentales), Universidad de Granada.

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