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Le ricerche di Gerona 2005

(10-11-07) Dieta (e non solo) cardioprotettiva




Il ruolo svolto dalla dieta divenne chiaro quando gli studi pioneristici di Keys e Keys nel 1975 misero in luce una correlazione significativa fra una elevata assunzione di acidi grassi e di colesterolo e gli alti tassi di mortalit? per la malattia cardiocoronarica.
Da allora ad oggi numerosi sono stati gli studi, sia di tipo epidemiologico che di intervento, che hanno dimostrato che una alimentazione corretta pu? svolgere un ruolo di grande importanza nel prevenire le malattie cardiovascolari, nel senso che una alimentazione appropriata pu? controllare la gran parte dei fattori di rischio: in particolare il profilo lipidico e il peso corporeo. Inoltre, essa consente un miglioramento delle funzioni dell'endotelio vascolare, una sorta di "organo autocrino" che svolge un ruolo cruciale nella prevenzione della malattia aterosclerotica e quindi anche delle sue complicanze, come l'infarto del miocardio e l'ictus cerebrale.(...) Si sa che la funzione endoteliale viene danneggiata dalle specie reattive dell'ossigeno, dalle lipoproteine ossidate, dal fumo di sigaretta e dallo stress mediato dal flusso; inoltre oggi si ammette che anche i processi infiammatori siano intimamente coinvolti in questi fenomeni. (....)

possibili interventi
Man mano che migliora la conoscenza della patogenesi dell'aterosclerosi diviene pi? chiara anche la complessit? delle interazioni che possono modificare sia in senso positivo che in senso negativo l'entit? del rischio. (...) Proprio a causa di questa complessit?, concentrare l'attenzione soltanto su di un singolo nutriente o su di un singolo alimento ha ben poche probabilit? di portare ad interventi efficaci(...) L' uomo non mangia "nutrienti" bens? "alimenti", secondo le proprie abitudini alimentari. (...) Una valutazione obiettiva dei rischi nutrizionali pu? esser fatta soltanto tenendo bene a mente quella complessit? della dieta (....). Le caratteristiche peculiari delle diete di tipo mediterraneo (vale a dire di quelle diete che nei vari studi di intervento per la prevenzione primaria e secondaria hanno dato i risultati pi? lusinghieri in termini di sopravvivenza e di riduzione del rischio cardiovascolare...) sono il profilo nettamente diverso negli acidi grassi polinsaturi, con una aumentata presenza di omega 3,(...) nonch? il fatto che tali diete apportino in grande quantit? una ampia variet? di antiossidanti e di altri fitochimici bioattivi, compreso il folato. (...)
Chi segue un'alimentazione ricca in frutta e verdura ? meno esposto a stress ossidativo, quindi a malattie quali cancro ed aterosclerosi. (...) La colesterolemia da sola non basta a spiegare la placca ateromasica. ? lo squilibrio tra ossidanti e antiossidanti che genera lo stress ossidativo. Lo stress ossidativo ? responsabile dell'ossidazione delle lipoproteine. Le lipoproteine ossidate infiltrano le pareti dei vasi e danno il via ai processi ateromasici.(...) Al consumo di cibo con alto indice glicemico consegue: una marcata risposta insulinica con facile utilizzazione degli zuccheri,
accelerazione del catabolismo degli zuccheri con aumento dei fenomeni ossidativi, levazione dei marker di infiammazione e sovralimentazione per ricomparsa della fame((...) Non esistono singole molecole in grado di ridurre lo stress ossidativo nell'uomo; non esistono alimenti "miracolosi" protettivi, non esistono alimenti-farmaco. La protezione antiossidante deriva da un insieme di variabili in cui gli antiossidanti hanno un ruolo, ma possono esercitarlo in combinazione con altre sostanze nutritive, con lo stile di vita ecc....
di Marcello Ticca

Raccomandazioni
Una significativa riduzione della colesterolemia attraverso la dieta ? possibile. Le modificazioni della dietetiche sono il primo passo da compiere per ridurre la colesterolemia. (...) Ridurre la colesterolemia con i farmaci ? una necessit? per pazienti a rischio, dove la dieta fallisce. Per? la prima scelta in ordine di tempo deve essere il tentativo di ridurre la colesterolemia attraverso le modificazioni della dieta.

Fonte: La Repubblica ? Salute

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