(26-11-07) Diagnosi di ipertensione nei bambini
L'ipertensione arteriosa ? tutt'altro che rara nei bambini, tanto ? vero che la sua prevalenza - nei Paesi occidentali - si attesta intorno al 2-5% (1). Rispetto alla forma dell'adulto, l'ipertensione in pediatria ? pi? spesso secondaria a malattie renali, endocrine o coartazione aortica (2) e correla abbastanza strettamente con una storia familiare (3), con un basso peso alla nascita o, all'opposto, con la presenza di una condizione di sovrappeso-obesit? (4). Proprio in relazione all'aumento dell'obesit? nella popolazione generale e in quella pediatrica, il problema dell'ipertensione ? oggetto di una rinnovata attenzione e diverse evidenze suggeriscono che la sua prevalenza stia aumentando in parallelo con il peso (5). Pur essendo indubbiamente consapevoli del problema, i pediatri si trovano tuttavia a fronteggiare non poche difficolt? nella pratica clinica quotidiana quando devono seguire correttamente le linee guida per la diagnosi di ipertensione, considerando che - oltre all'obbligo di confermare la diagnosi solo dopo 3 misurazioni effettuate nell'arco di tre differenti visite - i valori normali o patologici variano in rapporto ai percentili per et?, sesso e altezza (6).
Per questo motivo, a meno che non si abbiano a disposizione tabelle o programmi computerizzati di facile consultazione, il pediatra pu? - non infrequentemente - trovarsi in difficolt? quando, nella routine quotidiana, deve diagnosticare con certezza una pressione elevata e - conseguentemente - iniziare un iter diagnostico impegnativo ed oneroso per il paziente e la sua famiglia.
Pu? tutto questo portare ad una sottostima della prevalenza di ipertensione nella popolazione generale?
La risposta sembrerebbe affermativa osservando i risultati di un ampio studio di coorte condotto negli Stati Uniti da un gruppo di ricercatori dell'Ohio che ha sottoposto ad una attenta verifica le diagnosi riportate nelle cartelle cliniche di oltre 14.000 bambini o adolescenti (et? 3-18 anni), sottoposti a periodiche visite ambulatoriali di routine che includevano la misurazione della pressione arteriosa. In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che - malgrado nelle cartelle fossero riportati tutti i dati necessari per identificare la presenza di ipertensione - la diagnosi corretta risultava troppo spesso assente dalle conclusioni diagnostiche. Infatti, su 507 bambini o adolescenti effettivamente ipertesi (pari al 3,6% della popolazione studiata), appena un quarto (26%) aveva una diagnosi correttamente riportata nella cartella clinica. Ancor peggio andava ai 485 soggetti affetti da pre-ipertensione, dei quali solo l'11% riceveva una segnalazione appropriata in cartella.
Questa bassa percentuale di diagnosi corrette pu? essere attribuita ad almeno due fattori principali:
1.. conoscenza insufficiente da parte dei pediatri dei valori normali di pressione nella popolazione pediatrica
2.. omesso controllo dei valori di pressione precedentemente rilevati nello stesso paziente (per disorganizzazione, mancanza di tempo, etc).
I ricercatori hanno anche rilevato che la diagnosi corretta ? tanto pi? probabile:
a) quanto maggiore ? l'et? dei pazienti visitati, probabilmente in rapporto al fatto che negli adolescenti i valori di pressione tendono progressivamente ad avvicinarsi al range di normalit? comunemente rilevati nell'et? adulta (120/80)
b) se sono presenti alcuni fattori di rischio associati, fra cui l'obesit?, probabilmente a causa di una maggiore attenzione del medico verso questa condizione che ? notoriamente un elemento di comorbidit? nel 30% dei bambini in sovrappeso o obesi (6).
L'identificazione di una condizione ipertensiva o pre-ipertensiva nei bambini sottoposti alle normali visite di controllo riveste la massima importanza perch?, in caso di omessa diagnosi, possono essere necessari diversi anni prima che la pressione arteriosa venga ulteriormente valutata, con il rischio che eventuali danni d'organo siano ormai stabilizzati e irreversibili. D'altra parte, una diagnosi precoce ? importante anche perch? molte complicanze a lungo termine dell'ipertensione sono oramai ampiamente prevenibili con terapie efficaci.
Secondo gli autori, la disponibilit? nella routine ambulatoriale di una cartella clinica computerizzata integrata da un idoneo algoritmo decisionale potrebbe ovviare ad alcuni dei problemi emersi da questo studio, per esempio segnalando tempestivamente i valori di pressione rilevati in occasione delle visite di controllo, correlandoli ad importanti fattori di rischio, fra cui peso e familiarit?, e fornendo al medico le linee-guida essenziali per una corretta valutazione e trattamento dell'ipertensione oltre al materiale necessario per un supporto educativo alla famiglia.
Fonte
a.. Hansen ML, Gunn PW, Kaelber DC. Underdiagnosis of hypertension in children and adolescents. JAMA 2007; 298:874-879
Bibliografia
1.. Sorof JM, et al. Pediatrics 2004;113:475-482.
2.. Sinaiko AR. N Engl J Med 1996; 335:1968-1973
3.. Munger RG et al J Hypertens 1988; 6:647-653
4.. Moore WE et al Prev Chronic Dis 2006; 3:A114
5.. Luepker RV et al. J Pediatr 1999; 134:668-674
6.. National High Blood Pressure Education program working Group on High Blood Pressure in Children and Adolescents. Pediatrics 2004; 114 (suppl 4th report):555-576.
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