(19-12-07) OCSE, INCIDENTI E VIOLENZE FRENANO LA SALUTE
ROMA - La medicina e la prevenzione stanno vincendo e continua a migliorare la salute dei cittadini dei paesi dell'Ocse, ma anche nelle nazioni pi? sviluppate del mondo incidenti e violenze frenano i progressi ottenuti.
Ad affermarlo ? il rapporto Ocse "Health at a glance 2007", che fa il punto sull'assistenza sanitaria nei Paesi aderenti, diffuso dal Sito Epicentro dell'Istituto Superiore di Sanit?.
Le principali cause dei potenziali anni di vita persi prima dei 70 anni sono infatti proprio gli incidenti e le violenze (29%), seguite da tumori (21%) e malattie circolatorie (18%). Per le donne, i decessi sono causati principalmente da cancro (31%), cause esterne non mediche (17%) e malattie circolatorie (13%).
IL CUORE FRAGILE DEI PAESI RICCHI. Le malattie cardiovascolari rappresentano un quarto di tutti i decessi. Il tasso di mortalit? dei pazienti per infarto e ictus a 30 giorni dal ricovero ospedaliero ? stabile dagli anni Novanta, complessivamente al 20%, ma ? molto variabile da Paese a Paese.
TUMORI E PREVENZIONE. La seconda causa di morte sono proprio le malattie oncologiche con una media del 27% dei decessi e tassi di mortalit? pi? alti per gli uomini che per le donne. La prevenzione, dove ? stata adottata, ha funzionato: la mortalit? del tumore al seno, il pi? comune tra le donne ? diminuito.
MENO FUMO MA TROPPO CIBO. Obesit? e fumo sono tra le principali cause delle malattie cardiovascolari nelle societ? del benessere e colpiscono mortalmente il 38% dei cittadini dei Paesi pi? sviluppati. A partire dal 2000, le politiche antifumo hanno ridotto i consumi in Belgio (dal 31% al 20%), Canada (dal 22% al 17%), Danimarca (dal 30% al 26%), Corea (dal 30% al 25%) e Lussemburgo (30% al 23%). In Grecia i fumatori invece aumentano costantemente (dal 35% al 39%). I limiti alla pubblicit?, i controlli sulle vendite e i prezzi hanno abbattuto i consumi nella maggior parte dei Paesi nordici. Confermata l'emergenza sovrappeso tra bambini e adulti: il 50% degli adulti ? in sovrappeso o obeso in 15 Paesi Ocse e, negli ultimi vent'anni, il tasso di obesit? pi? che raddoppiato negli Stati Uniti, si ? triplicato in Australia e si ? pi? che triplicato nel Regno Unito. Quasi il 23% degli adulti di Regno Unito, Grecia, Australia e Nuova Zelanda sono obesi. Al contrario, le nazioni pi? "snelle" sono Giappone, Corea, Francia e Svizzera. In Italia gli obesi sono il 10% della popolazione, contro una media Ocse del 14,6%.
SUICIDI. Sono una causa di morte piuttosto rilevante nei Paesi sviluppati: almeno 130 mila i suicidi rilevati nell'area Ocse nel 2004 con una generale diminuzione in Europa, ad eccezione dell'Ungheria, e un costante aumento dal 1990 dei tassi di suicidio in Corea e Giappone, ben al di sopra della media Ocse.
VACCINAZIONI. Nel 2006, la conseguente riduzione delle vaccinazioni ha provocato nel Regno Unito la pi? grave epidemia di morbillo degli ultimi vent'anni. In Irlanda, Francia, Giappone, Italia e Svizzera si sono verificati episodi simili.
SPESA IN SALITA, SEMPRE PIU' FARMACI. La spesa media ? pari al 9% del Pil, con un valore pro-capite di 2759 dollari. Questa percentuale varia tra il 6% circa di Corea, Polonia e Messico e il 15,3% degli Stati Uniti. L'aumento della spesa si deve in gran parte alla forte domanda di farmaci. Nel 2005 gli Usa hanno avuto la maggior spesa pro capite per farmaci, superiore dell'86% della media Ocse (pari a 792 dollari a testa), seguiti da Canada, Francia, Spagna e Italia. Spendono meno invece Messico, Polonia e Danimarca. Aumenta il consumo di antidepressivi in Islanda, Australia, penisola scandinava, Belgio e Francia.
POCHI MEDICI E INFERMIERI. Il numero dei dottori pro-capite risulta scarso in Turchia, Messico e Corea, ma ? appena sufficiente anche in Giappone, Canada, Regno Unito e Nuove Zelanda, Paesi che tradizionalmente controllano maggiormente l'accesso alle facolt? di medicina. Nei Paesi anglosassoni come Nuova Zelanda, Regno Uniti, Stati Uniti e Canada la percentuale di specialisti formati all'estero ? superiore al 20%, mentre in Giappone, Austria e Francia ? molto pi? bassa.
Fonte: Ansa
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