(12-01-08) HDL e funzioni cognitive

Sembra che un basso livello plasmatico di colesterolo HDL, cio? quello "buono" per eccellenza, predisponga i pazienti gi? colpiti da ictus al rischio di gravi disabilit? funzionali della sfera cognitiva.

Questo ? il risultato di una ricerca pubblicata sull'ultimo numero di Neurology e condotta da un gruppo di ricercatori americani sostenuti dal National Institutes of Health e dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke che ha coinvolto 3680 uomini e donne di et? superiore a 35 anni che sono stati osservati per due anni nel periodo post-ictus di moderata entit?. Tutti i soggetti reclutati sono stati sottoposti a test che indagavano le loro funzioni cognitive. Gli scienziati hanno evidenziato alcuni fattori efficacemente predittivi per le disfunzioni cognitive: l'et? avanzata, la razza non caucasica, l'ictus ricorrente, il diabete, la zona di localizzazione ischemica post-ictus nell'emisfero cerebrale sinistro, elevati livelli plasmatici di omocisteina e bassi livelli plasmatici di colesterolo HDL.
Pi? precisamente, i pazienti con pi? basso livello di colesterolo HDL associato ad alto livello di omocisteina, avevano una probabilit? raddoppiata di incorrere in pi? gravi danni delle funzioni cognitive rispetto agli altri. Evidentemente esisterebbe un legame tra il colesterolo HDL e le funzioni cerebrali che non ? ancora ben chiaro.
Questi risultati sono anche concordi indirettamente con quelli dei numerosi studi che assegnano alla dieta mediterranea una funzione protettiva nei confronti dell'aterosclerosi. Tale funzione benefica sarebbe infatti dovuta all'aumento del colesterolo HDL favorito dal regime salutare tipico dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e ricco di antiossidanti naturali.

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Fonte: nutrizione33

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