(27-01-08) Efsa, studi 'assolvono' carne e latte da animali clonati
Milano - Bistecche e latte di cloni sul piatto dei cittadini europei? Al momento, in base ai dati scientifici disponibili, il consumo di cibo derivato da animali clonati non dovrebbe presentare rischi superiori a quello di alimenti da bestiame 'tradizionale'. A interrogarsi su sicurezza e rischi legati alla clonazione animale, agli alimenti derivati da mucche e maiali 'fotocopia' e ai pericoli per la salute di bestiame e ambiente, sono gli esperti dell'Efsa, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Oggi l'Efsa lancia infatti una consultazione pubblica su questi temi, rendendo nota la bozza delle conclusioni cui ? giunto il suo Comitato scientifico, incaricato nel febbraio scorso dalla Commissione europea di fornire un parere sulla questione. Assistito da un gruppo di lavoro composto da scienziati europei esperti del settore, il Comitato scientifico afferma nella bozza che, "nonostante il tasso di morti e malattie fra i cloni sia significativamente pi? alto di quello osservato negli animali convenzionali, i cloni sani e la loro progenie indicano che il trasferimento nucleare pu? essere usato con successo come tecnica riproduttiva in bovini e suini". Inoltre, i cloni sani e i loro figli non mostrano differenze significative rispetto agli animali 'normali'. La proporzione di bestiame 'fotocopia' con problemi di salute, "molto probabilmente - aggiungono gli esperti - ? destinata a ridursi con il progresso delle tecnologie". E soprattutto "gli alimenti ottenuti da mucche e maiali 'fotocopia' sani, e dai loro piccoli, hanno una composizione nutrizionale simile a quelli da bestiame tradizionale. Alla luce di questi dati, e assumendo che i cloni malati non entrino nella catena alimentare come accade agli animali con malattie, ? molto improbabile che esista qualche differenza in termini di sicurezza fra il cibo derivato dai cloni e quello ottenuto da bestiame allevato con tecniche tradizionali". Inoltre, non sembra che sia stato rilevato "alcun impatto ambientale legato a pratiche di clonazione animale - proseguono gli esperti - anche se al momento sono disponibili solo dati limitati" sulla questione. Insomma, l'apertura del Comitato scientifico Efsa nella bozza di documento resa nota finora ? netta. Anche se gli specialisti sottolineano come questa tecnologia sia relativamente nuova e i dati sui rischi siano "limitati". Gli studi attuali permettono, inoltre, di ragionare su dati relativi solo a bovini e suini clonati e sulla loro progenie.In pi?, avvertono gli esperti, si tratta di una tecnologia in fase di sviluppo, e anche le informazioni su animali 'fotocopia' rimasti in vita per considerevoli periodi di tempo sono limitate. Dunque questa opinione ? in larga parte basata sugli elementi oggi disponibili, che non sono poi molti, come affermano gli stessi ricercatori, lanciando una consultazione pubblica su questi temi. Commenti e opinioni possono essere sottoposti agli esperti fino al prossimo 25 febbraio, e possono essere inviati online (per informazioni www.efsa.europa.eu). Il Comitato scientifico terr? conto di commenti e contributi nello stilare la versione definitiva del suo parere.
Fonte: Adnkronos Salute
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