(15-02-08) Caff? e aborto, era solo disinformazione?
Davvero il consumo di caff? aumenta il rischio di aborto, come sembra suggerire un recente studio ampiamente pubblicizzato dai media? La comunit? scientifica invita alla cautela, mentre da pi? parti si accusano i giornalisti di favorire la disinformazione.
?La comunit? scientifica ha fissato, ormai da tempo, la dose moderata attorno ai 300 mg di caffeina/die ovvero circa 4-5 tazzine di caff? al giorno (se preparato con la Moka). In Italia poi, non si consumano ?tazze di caff?? che, viceversa, ricordano il caff? all?americana (che contiene molta pi? caffeina: 120 mg/tazza)? dice Amleto D?Amicis, Direttore dell?Unit? Documentazione e Informazione Nutrizionale dell?INRAN e Membro del Gruppo di Studio sul Caff? della Fo.S.A.N. (Fondazione per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione). E prosegue: ?Se poi le notizie colpiscono i soggetti pi? deboli e a volte confusi sul comportamento dietetico da seguire (ad esempio le donne in gravidanza), ? buona norma, prima di divulgare le notizie, provvedere a una valutazione critica di tutta la letteratura a riguardo".
?Lo studio pubblicato sull?American Journal of Obstetrics and Gynecology ? sicuramente uno studio importante ma che da solo non pu? fare il punto su un argomento dibattuto da anni tanto da allarmare la popolazione. Lo studio mostra infatti un aumento di rischio solo del 18 per cento per un consumo giornaliero di 200 mg di caffeina ed ? basato solo su 172 donne che hanno abortito. Al contrario uno studio pubblicato sempre nel mese di gennaio su Epidemiology (Caffeine and Miscarriage Risk Epidemiology 2008 Jan;19(1):55-62).), una rivista altrettanto prestigiosa (se non di pi?, visto che il suo impact factor ? quasi il doppio) e che include un numero circa doppio di donne, mostra che non vi ? associazione tra consumo di caff? e rischio di aborto entro la 20esima settimana di gestazione su maggiori quantit? di caffeina?, sostiene Alessandra Tavani, Capo del Laboratorio di Epidemiologia delle Malattie Croniche, del Dipartimento di Epidemiologia, dell?Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" di Milano. E aggiunge: ?Questo dimostra quanto affidarsi ai risultati di una singola pubblicazione scientifica possa essere fuorviante. Occorre pertanto guardare tutta la letteratura sull?argomento?.
?Del resto, le fa eco Carlo La Vecchia, Capo del Dipartimento di Epidemiologia Generale dell?Istituto di Ricerche Farmacologiche ?Mario Negri? di Milano, i risultati complessivi per la relazione tra consumo di caff? durante la gravidanza e rischio di aborto spontaneo sono discordi: ci sono diversi studi epidemiologici ben condotti che mostrano un?assenza di associazione e ve ne sono altri, altrettanto ben condotti, che mostrano un aumento di rischio di aborto con il consumo di caff?. Nel caso della relazione tra caff? e aborto, poi, i risultati positivi sono soggetti a un errore di valutazione?. E continua: ?Di solito le donne che hanno la nausea nei primi mesi di gravidanza smettono di bere caff?, ma le donne che hanno la nausea hanno una minor incidenza di aborti spontanei, visto che hanno livelli pi? alti degli ormoni che proteggono la gravidanza. Quindi, le donne che non bevono caff?, almeno in parte, sono quelle che avrebbero comunque una minor incidenza di aborto. Questa osservazione rende difficile stabilire se ? veramente il caff? ad aumentare il rischio di aborto o il caff? ? un indicatore indiretto di rischio maggiore di aborto?.
Fonte: Ufficio stampa Fo.S.A.N. 2008. ( YAHOO! SALUTE)
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