(29-02-08) Gotta 'torna' dal passato, troppe bevande zuccherate
Roma,(Adnkronos Salute) - Stile di vita moderno, malattie del passato. Questa la riflessione che sembra suggerire lo studio Usa-Canada secondo cui bastano due o pi? bevande zuccherate al giorno per veder aumentare dell'85%, negli uomini, i rischi di ammalarsi di gotta: una patologia che riemerge dai libri di storia. Caratterizzata da un eccesso di acido urico, la gotta ? una forma di artrite che si manifesta con improvvisi e acuti attacchi di dolore, gonfiore e arrossamento delle articolazioni, soprattutto inferiori. Nei secoli passati era la malattie dei re, o dei ceti agiati che potevano permettersi un'alimentazione ricca. Oggi, del mondo occidentale che mangia male. "Negli ultimi decenni - spiegano i ricercatori dell'universit? della Columbia britannica, a Vancouver - i casi nel continente americano sono pi? che raddoppiati. E la colpa ? del fruttosio, un tipo di zucchero che ha dimostrato di far aumentare i livelli di acido urico nel sangue", avvertono sulle pagine del 'British Medical Journal'. Tecnicamente, infatti, la gotta ? provocata dai cristalli di acido urico che dal sangue finiscono nelle articolazioni, provocando dolore lancinante. "E la casistica ? cresciuta negli ultimi anni proprio in coincidenza con l'aumentato consumo di bevande zuccherate". Il legame tra cattive abitudini alimentari e malattia, per?, ? stato suffragato dai risultati di uno studio che ha arruolato ben 46 mila uomini over 40, seguiti per 12 anni durante i quali ? stato chiesto loro di compilare dei questionari sulle proprie abitudini alimentari. Alla fine del periodo di osservazione, ben 755 erano state le nuove diagnosi di gotta. "Il rischio di contrarre la malattia - precisano i medici - ? significativamente maggiore con 5-6 bicchieri di soft drink a settimana. E soprattutto ? indipendente da altri possibili fattori scatenanti, come il peso (o indice di massa corporea), l'et?, l'ipertensione o il consumo di alcol". Etichette alla mano, gli scienziati rivelano che "non sono i soft drink dietetici a preoccupare, ma i succhi di frutta. In particolar modo quelli ricchi di fruttosio come quelli all'arancia o alla mela". Dunque, concludono, "queste bevande dovrebbero essere aggiunte alla lista dei cibi 'scatena-gotta', accanto alla carne rossa e alla birra".
Fonte: univadis.it
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