(28-03-08) Cardiologia , Infarti da tifo
Lo stress ambientale e gli eventi che lo generano, dai terremoti alle guerre, aumentano il rischio di eventi cardiovascolari. Ed ? facile capire il perch?. Pi? singolare ? che tra gli eventi che procurano stress ci siano anche quelli sportivi, che non hanno niente di catastrofico. Eppure gli studi sull?associazione tra partite di calcio e mortalit? per eventi cardiovascolari (in chi le vede non in chi le pratica) sono in aumento. Seppur con risultati controversi. Quale occasione migliore per studiare il fenomeno, dei Campionati Mondiali di Calcio svoltisi in Germania nel 2006? Un?opportunit? unica, visto la portata dell?evento, per sondare la relazione tra stress emotivo vissuto da una popolazione predefinita durante le partite e gli eventi cardiovascolari come riportati prospetticamente dai medici dei reparti di emergenza. Un gruppo di ricercatori tedeschi se ne ? occupato e ha appena pubblicato i risultati sul New England Journal of Medicine. L?evento oltre al luogo in cui si ? svolto, ossia la Germania, dove il calcio ? particolarmente popolare, garantivano buone probabilit? di emergenze cardiache. E cos? ? stato.
Sportivi emotivi
Lo stress emotivo che genera il tifo arriva a triplicare il rischio di essere colpiti da un attacco o altri problemi cardiaci. I ricercatori hanno analizzato tutti i casi di infarto, aritmie, problemi alle coronarie e dolori toracici trattati al pronto soccorso degli ospedali della zona attorno Monaco durante i mondiali 2006. E i risultati sono eclatanti, se paragonati agli stessi periodi del 2003 e del 2005, quando non si svolgevano partite cos? importanti. Ebbene il tifo pu? portare all?ospedale, basti pensare che ben 4279 tedeschi sono ricorsi al pronto soccorso e l?incidenza massima si ? avuta in particolare durante le partite della Germania e nelle due ore successive, con un rischio doppio di avere un attacco cardiaco. Un precedente studio aveva mostrato un andamento simile, ma si era focalizzato sui calci di rigore decisivi, evidenziando come determinante non fosse tanto l?esito della partita, la vittoria o la sconfitta, quanto il carico emotivo vissuto durante un match particolarmente "drammatico". A conferma di studi precedenti, poi, anche il fatto che avere una malattia cardiovascolare pregressa rende pi? probabile l?evento. L?ipotesi ? che i pazienti abbiano disagi soggiacenti, come pi? placche vulnerabili, che rendono pi? probabili le sindromi coronariche acute. Il problema inoltre, come attestato dagli studi precedenti, ? soprattutto maschile, visto che per gli uomini il rischio triplica. Le ragioni potrebbero essere motivate sia da differenze patofisiologiche, sia pi? banalmente dal differente interesse verso la pratica calcistica. Il dato, osservano gli autori nelle conclusioni, ? cos? rilevante, che sarebbe bene pensare a misure preventive, in particolare per i soggetti gi? predisposti. Chiaro che poi, oltre al fatto emotivo in se, vanno tenuti in considerazione tutti quei riti che accompagnano la visione di un incontro calcistico, dal bere al fumare di pi?, e che in s? non sono molto salutari. Ma il tifo troppo caloroso rimane la causa pi? potente.
Marco Malagutti
Fonti: Steinbeck G et al. Cardiovascular Events during World Cup Soccer. New England Journal of Medicine, 358:475-483
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