(27-05-08)Troppe cellule ?obese? e la dieta fallisce
Il numero di adipociti che si acquisisce da giovani rimane costante per tutta la vita. E interferisce con la perdita di peso
Chi mangia troppe patatine fritte (e cibi spazzatura) da piccolo, finir? per avere seri problemi a dimagrire da adulto: con la dieta riuscir? a ridurre le dimensioni delle sue cellule adipose, ma non il numero e riprender? pi? facilmente il peso perduto. Una nuova ricerca svedese, pubblicata sulla rivista Nature, ha appena dimostrato che il numero degli adipociti (le cellule di grasso) aumenta fino all'adolescenza, poi rimane stabile nel corso della vita. Un risultato interessante che conferma una vecchia teoria secondo la quale si acquisisce peso da adulti non tanto perch? aumentano gli adipociti quanto perch? ai accumulano grassi in quelli che uno ha fin da piccolo: quanti pi? adipociti ci sono, tanto pi? facilmente il grasso trova dove depositarsi. Ma dalla ricerca svedese ? emerso anche un altro risultato, ancora pi? interessante: se ? vero che il numero di adipociti rimane lo stesso per tutta la vita, ? per? vero che esiste un ricambio costante. E lascia intravedere nuove cure anti-obesit?.
80 MILIARDI - Il team di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, guidato da Kirsty Spalding, ha analizzato il grasso addominale di 687 persone obese e non, e ha misurato numero e dimensioni delle cellule, mostrando cos? che il numero medio di cellule adipose aumenta fino all'et? di vent'anni, poi rimane relativamente costante ed ? strettamente correlato con l'indice di massa corporea. Gli studiosi hanno poi condotto lo stesso esperimento con persone obese prima di un intervento chirurgico di bendaggio gastrico e dopo due anni. Nonostante i pazienti avessero perso in media il 18 per cento del peso, il numero dei loro adipociti rimaneva costante, pi? o meno 80 miliardi, mentre si era ridotta la loro dimensione.
GUERRA FREDDA - Il numero di adipociti dunque rimane lo stesso per tutta la vita, ma ogni anno ciascun individuo ricicla il 10 per cento delle sue cellule adipose e nel giro di otto anni ne viene sostituita la met?. I ricercatori lo hanno dimostrato studiando il grasso estratto con la liposuzione da persone vissute nel periodo della Guerra Fredda (fra il 1955 e il 1963). A quell'epoca erano stati condotti esperimenti nucleari che avevano reso l'atmosfera pi? radioattiva del normale e avevano fatto s? che i cibi coltivati e mangiati in quel periodo contenessero pi? carbonio 14 (isotopo radioattivo del carbonio) che finiva poi nel tessuto adiposo delle persone. Se le cellule adipose fossero rimaste le stesse, avrebbero contenuto pi? carbonio 14 anche dopo anni, invece no: le cellule erano paragonabili a quelle di chi non aveva vissuto in quel periodo. Questa osservazione ha fatto subito ipotizzare una nuova strada di ricerca per farmaci anti-obesit?: l'idea ? quella di riuscire a interferire proprio con questo processo di sostituzione bloccando la nascita di nuove cellule adipose. All'opposto, si pu? anche pensare di stimolare, con un farmaco, la comparsa di nuove cellule adipose aiutando cos? pazienti malati, per esempio affetti da tumore, a riguadagnare peso.
DIETA ED ESERCIZIO ANCORA LE ARMI MIGLIORI - Gli esperti comunque avvertono: il problema obesit? non si risolve semplicemente con una pillola; la vera prevenzione si comincia da piccoli (soprattutto se in famiglia ci sono persone obese e in soprappeso) con una alimentazione che non faccia aumentare troppo il numero di adipociti e non renda poi la vita difficile da adulti. E come sempre ribadiscono che una sana alimentazione, unita all'attivit? fisica, ? la migliore medicina per tenere sotto controllo il peso.
Adriana Bazzi
Fonte: CORRIEREsalute
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione

