(16-06-08) La lotta all'obesit? passa per la riduzione del traffico

Se nelle citt? ci fossero meno auto i cittadini sarebbero pi? sani. Ci sarebbero meno persone in sovrappeso, meno allergici e asmatici. Cos? tuona una lettera inviata da alcuni medici inglesi e pubblicata sull'ultimo numero della rivista Lancet.

La riduzione dell'uso delle automobili si tradurrebbe immediatamente in un aumento della qualit? dell'aria che si respira nelle citt? e una riduzione dei disturbi respiratori legati all'inquinamento, quali alcuni tipi di asma e allergie. Inoltre pi? persone che circolano in citt? a piedi o in bicicletta significa una popolazione che, in media, fa pi? attivit? fisica e quindi si tiene in forma. Le arterie, la circolazione, il tono muscolare, il cervello ringrazierebbero. Si sa, infatti, che un'ora di camminata al giorno ? un vero toccasana.

Dalla riduzione del traffico trarrebbe anche giovamento il pianeta, la cui salute migliorerebbe. Una riduzione della circolazione delle auto abbatterebbe il consumo di carburante, i soldi risparmiati potrebbero essere reinvestiti dalle famiglie o dagli Stati in altre attivit? pi? salutari, che siano delle vacanze per liberarsi dallo stress oppure costruire una casa eco-compatibile.
Inoltre, si intuisce tra le righe dell'articolo, se nei paesi pi? ricchi si sprecasse meno cibo e si mangiasse il giusto, si potrebbe aiutare il pianeta terra (che in certe zone in cui ? stato troppo sfruttato non ? pi? fertile e produttivo) a produrre generi alimentari sufficienti per tutto il mondo.

L'intervento sul Lancet punta il dito esplicitamente su un modo di vivere, tipico delle societ? pi? ricche, che non ? per nulla attento agli sprechi. Non si mettono in discussione lo sviluppo o le conquiste del benessere ma semplicemente l'eccesso e lo spreco.
emanuela grasso ( YAHOO! SALUTE)

Fonte: Transport policy is food policy. The Lancet 2008; 371:1661.

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