(23-06-08) Quattro trucchi contro i crolli di energia che annebbiano la mente

Il crollo fisiologico del dopopranzo non ? propriamente ?fisiologico?, ma ? il segno che si sta costringendo l'apparato digerente ad un superlavoro o che la scelta del cibo consumato non ? stata particolarmente felice. Lo scotto da pagare per questo sono un calo della concentrazione e una diminuzione del livello di energie a disposizione, che non sono effetti collaterali trascurabili se dopo mangiato si deve tornare produttivamente a lavoro o al tavolo da studio.
Il cervello ? particolarmente sensibile alla carenza di zuccheri e i sintomi pi? comuni sono mal di testa, irritabilit? e scarsa capacit? di concentrazione. Ci? pu? essere provocato da cattive abitudini come saltare il pasto, ma anche dal contrario: da un pasto troppo energetico che porta ad un picco nei livelli di zucchero del sangue seguito da un'immediata reazione del corpo di cattura di questo glucosio e conseguente crollo totale che porta ad una necessit? di nuove dosi di zuccheri.

Julia Fitzgerald, una nutrizionista inglese, spiega sul quotidiano Guardian che ci sono semplici trucchi per evitare gli sbalzi di energia e per mantenere attivo e funzionale il cervello. Eccone quattro:
? organizzarsi in modo da fare tre pasti al giorno con due o tre snack in mezzo;
? per rallentare l'assorbimento dei carboidrati ogni pasto dovrebbe contenere anche grassi e proteine;
? sostituire gli snack ad alto contenuto di zuccheri con altri pi? sani come frutta, frutta secca o verdure crude;
? privilegiare i prodotti integrali anzich? pane e pasta bianchi o prodotti di pasticceria. I primi infatti contengono pi? fibre, che rallentano il rilascio degli zuccheri.

Fonte: FitzGerald J.10-minute nutrition: the post-lunch slump. The Guardian 2008.

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