(20-07-08) Colazione? Il 90% dei bambini che la salta ? obeso
CATANZARO - "Il 90% dei bambini che saltano la prima colazione ? obeso". Giovanni Caldarone, nutrizionista dello sport, ? convinto della sua diagnosi. Durante il primo giorno del convegno Giovani a canestro, organizzato dalla Societ? italiana di medicina dell'adolescenza (Sima), da ieri a Catanzaro fino al 12 luglio, l'esperto parla chiaro: "La cattiva distribuzione dei pasti porta 'disordini'- spiega- se nel tempo tra la cena e il pranzo del giorno successivo i bambini non si nutrono in modo adeguato, gli scompensi alimentari che ne derivano sono deleteri".
Alimentazione strutturata, quindi, per evitare l'obesit? nella fase evolutiva. Le linee guida per una sana alimentazione (IRAN 2003-2004), dividono gli alimenti in gruppi (cereali e loro derivati, frutta e ortaggi, latte e derivati, carne e pesce). Almeno un alimento al giorno per gruppo fornisce al fisico tutto ci? che serve senza dover ricorrere a diete rigide. Per ci? che riguarda i bambini valgono le stesse regole. Secondo Caldarone, cinque ? il numero dei pasti giornalieri di un bambino perch? si abbia una corretta alimentazione.
"La divisione ? semplice - continua il nutrizionista - il 20% del fabbisogno giornaliero ? rappresentato dalla colazione. Il 10% dallo spuntino a met? mattina, 30% a pranzo, 10% a merenda e il restante 30% a cena". "In questo modo - prosegue Giovanni Caldarone, nutrizionista dello sport, in merito alla corretta alimentazione dei bambini - si copre l'intero arco della giornata evitando di far passare troppo tempo tra un pasto e l'altro, tempo che genera una fame eccessiva e quasi bulimica.
L'ulteriore condizione ? rappresentata, ovviamente, dalla scelta dei cibi, che devono rientrare nelle tabelle delle Linee guida". Per i ragazzi nella fase evolutiva che sono impegnati in attivit? fisica valgono le stesse regole, con maggiore attenzione, per?, a modi e tempi. "E' ovvio - conclude Caldarone - che i bambini che praticano sport hanno esigenze parzialmente diverse. Attenzione, quindi, a controllare le abitudini alimentari, le esigenze nutrizionali (legate al tipo di attivit? e al programma di allenamento) e gli impegni agonistici".
Fonte: Wel/Dire
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