Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(31-07-08) L'assunzione di olio di pesce durante la gravidanza pu? ridurre il rischio di sviluppare l'asma?





Secondo scienziati finanziati dall'UE, le mamme che assumono integratori contenenti olio di pesce verso la fine della loro gravidanza potrebbero ridurre del 63% il rischio che il loro bambino sviluppi l'asma.

La ricerca, portata a termine nell'ambito del progetto EARNEST ("Early
nutrition programming - long term efficacy and safety trials and integrated epidemiological, genetic, animal, consumer and economic research") finanziato dall'UE, ? pubblicata nell'ultimo numero dell'American Journal of Clinical Nutrition.

Nello studio i ricercatori hanno seguito oltre 500 bambini nati da donne che avevano preso parte ad un esperimento condotto nella citt? danese di Aarhus nel 1990. Lo scopo di quel primo esperimento era stato quello di indagare se l'assunzione di integratori con olio di pesce durante l'ultimo trimestre della gravidanza, riduceva il rischio di parti prematuri o di neonati di peso basso.

Nell'esperimento, le donne che iniziavano le ultime dieci settimane di
gravidanza venivano assegnate in modo casuale a un gruppo fra tre: ad alcune venivano dati integratori contenenti olio di pesce, altre ricevevano integratori a base di olio di oliva e il terzo gruppo non riceveva alcun integratore.

I risultati dello studio rivelarono che le donne appartenenti al gruppo che assumeva gli integratori contenenti olio di pesce, avevano prolungato la loro gravidanza in media di quattro giorni e avevano partorito bambini 100 grammi pi? pesanti.

Nel nuovo studio, gli scienziati sono riusciti a rintracciare quasi tutti i
bambini che erano stati coinvolti nello studio precedente mentre si trovavano ancora nel grembo materno. Essi hanno quindi esaminato i registri ospedalieri per scoprire quali bambini erano stati ricoverati per asma o per malattie ad essa collegate entro i 16 anni di et?.

"Volevamo vedere se con la crescita, gli effetti dell'assunzione dell'olio di pesce in tenera et? avessero influito in qualche modo sul rischio del bambino di sviluppare l'asma," ha spiegato il prof. Sjurdur Olsen del Maternal Nutrition Group presso lo Statens Serum Institute in Danimarca.

L'analisi ha rivelato che 19 tra i bambini avevano sviluppato un'asma cos? grave da doversi rivolgere all'ospedale. Tuttavia, per i bambini nati da donne appartenenti al gruppo degli integratori contenenti olio di pesce, il rischio di sviluppare l'asma era minore del 63% e il rischio di sviluppare l'asma allergico era ridotto dell'87% in confronto ai bambini le cui madri avevano ricevuto integratori contenenti olio di oliva.

"Ci sono solide prove biochimiche che gli acidi grassi omega-3 nell'olio di pesce possono avere effetti modulatori sul sistema immunitario," ha commentato il prof. Olsen. Egli ha suggerito che l'olio di pesce potrebbe proteggere i feti dal rischio di sviluppare l'asma successivamente durante la vita, dato che la sua assunzione prolunga la durata della gravidanza e aumenta il peso del bambino alla nascita; sia il parto prematuro che un basso peso alla nascita sono stati infatti associati a un maggiore rischio di sviluppare l'asma.

Un'altra possibilit? ? che gli acidi grassi omega-3 che si trovano nell'olio
di pesce, possano ridurre sia il rischio di parto prematuro che successivamente di asma grazie alla loro capacit? di ridurre le infiammazioni.

Tuttavia, gli scienziati avvertono che sono necessarie ulteriori ricerche
prima di modificare le linee guida alimentari che vengono date alle donne incinte. "Questi risultati provengono da un esperimento relativamente ridotto ed ? quindi importante che i nostri risultati vengano confermati da altri esperimenti prima di cambiare una qualsiasi raccomandazione alimentare per le donne incinte," ha affermato il prof. Olsen.

Sebbene le cause precise dell'asma rimangano poco chiare, vi sono molte prove che collegano fattori dell'ambiente nel grembo materno con il successivo rischio di sviluppare l'asma. Il vizio del fumo, le infezioni e l'uso di antibiotici durante la gravidanza sono tutti stati collegati a un aumento del rischio di asma e di malattie ad essa collegate nei bambini.

Il progetto EARNEST ? finanziato nell'ambito della priorit? "Qualit? e
sicurezza degli alimenti" del Sesto programma quadro (6?PQ) dell'UE.

Per ulteriori informazioni, visitare:
Progetto EARNEST:
http://www.metabolic-programming.org/
American Journal of Clinical Nutrition:
http://www.ajcn.org/


Fonte: www.cordiseuropa.eu

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili