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Le ricerche di Gerona 2005

(02-08-08) CANCRO: PREVISIONI DELLE MORTI IN ITALIA E USA




Proponiamo oggi lo studio statistico del professor Roberto Vacca
sull'evoluzione del numero di morti per cancro in Italia e negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni negli Stati Uniti agenzie di stampa e istituti di ricerca
hanno diffuso la notizia che era diminuito il numero annuo di morti per cancro.
Anche il presidente Bush se ne rallegr? in un suo discorso. Sottoline? che la tendenza era accertata: il numero era diminuito per 2 anni di seguito.
Il successo era attribuito ai progressi della medicina o, secondo taluno, all?l'nnalzamento dei livelli culturali che avrebbero evocato comportamenti pi? sani e salutari.
Si trattava, invece, di indebite generalizzazioni: due dati annuali
non sono significativi. Ho analizzato le statistiche. Fino al 1980 il numero
dei morti annui in USA era cresciuto lentamente e costantemente. Poi per 2 decenni crebbe pi? velocemente. Ora ? calato tornando alla curva originale, come si vede dal grafico seguente. Come ho spiegato recentemente, le epidemie si sviluppano spesso secondo curve ad S, dette logistiche, che dapprima crescono veloci, poi rallentano e tendono, infine, a un valore costante, detto
asintoto.
Nel 2007 i morti erano 559.000 ? la tendenza ? verso 735.000 morti
all?anno alla fine del secolo.Molti esperti sono in disaccordo con me.
Sostengono (ragionevolmente) che il cancro non si pu? considerare un?epidemia.
Non ? infettivo e ci sono tanti cancri diversi ? malattie diverse. Sar? vero, ma la regolarit? dei numeri che ho analizzato mi sembra ugualmente interessante.
La si riscontra anche in altri paesi.In Italia in particolare si
ebbe una discontinuit? nell?andamento nel 1944. Nel 1926 in Italia morirono 23.000 persone per cancro. Nel 1943 furono 41.000. Seguivano una logistica che mirava velocemente a 48.800 con una costante di tempo di 33 anni (questa costante ? definita come il tempo necessario per passare dal 10% al 90% dell?asintoto finale). L'asintoto di 48.800 si sarebbe dovuto raggiungere verso il 1965. Dal 1943 si pass? improvvisamente ad altra logistica pi? lenta (con una costante di tempo di 80 anni) che mira ora a 199.000.L?andamento attuale in Italia, sebbene rallentato, rispetto a quello anteguerra, ? pi? veloce di
quello americano, sebbene la popolazione USA sia cresciuta pi? velocemente di quella italiana.
Dopo la guerra la popolazione italiana ? aumentata del 44%,
quella americana ? pi? che raddoppiata.Non ho trovato nella letteratura una spiegazione di questi processi. Da un recente congresso di oncologi ? giunta la notizia positiva che sta aumentando ovunque il numero di guarigioni (o di sopravvivenze sempre pi? lunghe) dei pazienti affetti da tumore. Purtroppo aumenta il numero di nuovi casi e, quindi, come abbiamo visto, quello dei morti.
Taluno potrebbe tentare di collegare l?aumento del numero dei morti per cancro in Italia dopo la guerra a cambiamenti nello stile di vita.
Fra questi: la: maggiore disponibilit? di alimenti e la ricchezza crescente (il cos? detto miracolo italiano). Si potrebbe pensare che in conseguenza abbiamo cominciato a fumare, bere e mangiare troppo. Il fumo, l?obesit? e l?eccesso di alcol sono fattori che favoriscono l?insorgere di certi tumori. Per? ? difficile controllare questa ipotesi, perch? l?ISTAT ha cominciato ad analizzare i consumi degli italiani solo dal 1973. Fra il 1973 e il 1985 il numero di morti per cancro all?anno ? cresciuto da 107.000 a 136.000, ma le spese per tabacco e alimenti sono cresciute meno dell?inflazione, il che non sembra confermare quell?ipotesi.Un altro indicatore rilevante ? il numero annuo di morti per cancro ogni 100.000 abitanti. Come si vede dalla tabella seguente, in Italia siamo a 278 e miriamo a 331. Nel 1926 eravamo a 57 , nel 1943 a 91. Questa
rapida crescita ? relativa ? cio? dovuta anche al fatto che nella seconda met? del secolo scorso sono quasi scomparse le morti per malattie infettive che, nel 1926 erano 545 e nel 1943 erano 345 ogni 100.000 abitanti.
Oggi poco meno della met? dei decessi ? causato da malattie cardio-circolatorie, quasi un terzo dal cancro, seguono tutte le altre cause cumulate e le malattie respiratorie.Da notare che le morti annue per 100.000 abitanti in USA sono 184 e sembra che si mantengano costanti (vedi tabella seguente). Le cause di questa differenza sono difficili da analizzare. Possono essere ambientali, genetiche, connesse con alimentazione e assunzione di varie sostanze o dipendere dai
criteri con cui vengono definite le cause dio morte.

I modi per evitare processi che favoriscono l?insorgere del cancro sono noti: non fumare, non mangiare, n? bere troppo, esercizio fisico, evitare gli inquinanti. Occorre intensificare le campagne di prevenzione, come si fa in altri paesi (ad esempio in Finlandia).


Fonte: Nova/Sole24ore

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