(10-09-08) Inganni che inducono a mangiare troppo e trucchi per evitarlo

Perch? mangiamo tanto pi? del necessario? ? la domanda che ormai da diversi anni si pone Brian Wansink, direttore del Food and Brand Lab della Cornell University. Nel suo nuovo libro raccoglie e racconta i risultati di dieci anni di sperimentazione, svelando molte delle trappole mentali che ci inducono ad abbuffarci e fornendo alcuni trucchi utili e soprattutto pratici per evitare questo errore.

L'ultimo inganno scoperto da Wansink in ordine di tempo ? che i nomi dei cibi possono invogliare a servirsi pi? abbondantemente: "maccheroni alla carne" e "rag? reale all'italiana", per esempio, sono nomi che hanno un effetto molto diverso su chi si siede a tavola. Altre trappole pi? o meno note smascherate dall'autore sono ad esempio le dimensioni delle porzioni e dei piatti o bicchieri. Pi? cibo si ha nel piatto pi? si mangia, non solo perch? ? di pi?, ma anche perch? la sensazione di saziet? inizia a comparire quando il piatto si svuota.

Bicchieri alti e stretti, come ? noto, sembrano contenere pi? liquido di quelli bassi e larghi, anche se poi non ? vero. Per questo motivo il secondo tipo di bicchieri ? stato bandito dalla casa del ricercatore, compresi quelli da vino rosso (dono di nozze), con grande disappunto della signora Wansink.

Un trucco efficace ? invece non avere a portata n? di mano n? di occhio nessun tipo di snack e di dolcetto. ? stato dimostrato che chi tiene in vista dolci e caramelle ne consuma pi? di chi li tiene nascosti. Non bisogna neanche fidarsi delle indicazioni sulle confezioni: esagerare con i cibi dichiarati low-fat (e non low-calories) porta ad esagerare senza neanche rendersene conto e ad assumere insospettabilmente calorie inutili.

Anche la variet? ? un'arma a doppio taglio: invoglia a mangiare di pi? sia attraverso gli occhi, sia attraverso la curiosit? di assaggiare tutto. Per? pu? essere rivolta a nostro favore: si pu? sempre iniziare a mettere a tavola sei variet? di verdura e una bella cesta con quattro o cinque frutti diversi. Effettivamente anche la storia del nome potrebbe essere ben sfruttata: le mamme potrebbero iniziare a propinare il passato di verdure come ?mousse dell'orto?, i broccoli come ?trionfo del verde?, le carote come ?conigli alla riscossa? e cos? via...

Fonte: Cornell University Food and Brand Lab

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