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Le ricerche di Gerona 2005

(06-10-08) Dieta e movimento per la prevenzione delle ricadute del cancro al seno



Un esperimento per valutare gli effetti di attivit? fisica e movimento sul tasso di recidive

Seguire una dieta corretta e fare una vita attiva possono aiutare a tenere alla larga gran parte dei tumori e forse anche ad evitare recidive in chi ne ? gi? stato colpito. Almeno questo ? quanto si augurano di scoprire gli esperti della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei tumori di Milano che hanno progettato lo studio Diana 5, ai blocchi di partenza proprio in questo periodo. Lo studio ha infatti l?obiettivo di valutare se una sana alimentazione e un?adeguata attivit? fisica possano ridurre il rischio di recidive nel carcinoma mammario. Lo studio verr? coordinato dall?Istituto milanese assieme all?Istituto europeo di oncologia, sempre di Milano, in collaborazione con altri centri di Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Torino, Avezzano.
PRECEDENTI ? Dai precedenti studi Diana ? emerso che con una dieta basata sulla riduzione degli zuccheri semplici, dei grassi e dei prodotti di origine animale, e sull?aumento dei cereali non raffinati, dei legumi e delle verdure ? possibile anche modificare l'ambiente interno e ridurre, nel sangue, la concentrazione degli ormoni sessuali, dell?insulina e di alcuni fattori di crescita che favoriscono lo sviluppo dei tumori della mammella e che ne ostacolano la guarigione. ?Le donne che hanno livelli alti nel sangue di ormoni sessuali, di insulina e di un fattore di crescita denominato IGF-I (sigla che sta per Insulin-like Growth Factor, fattore di crescita insulinosimile, di tipo 1), si ammalano di pi?, e se si sono gi? ammalate hanno pi? frequentemente recidive della malattia, perch? l?abbondanza di questi fattori consente ad eventuali cellule tumorali di moltiplicarsi ? spiega Franco Berrino, Direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell?Istituto nazionale dei tumori, sede dei progetti Diana -. Poich? la composizione del nostro sangue, del nostro ambiente interno, pu? essere modificata dal nostro cibo e dal nostro stile di vita, ? ragionevole pensare che possiamo fare molto per ridurre il rischio di ammalarci, e se ci siamo gi? ammalati per aiutare le terapie ad avere successo. Riteniamo utile quindi seguitare con le nostre raccomandazioni dietetiche e sullo stile di vita ma non sappiamo ancora quanto debba essere radicale il cambiamento, per questo motivo abbiamo dato il via allo studio Diana 5?.
CANDIDATE ? Lo studio Diana 5 prevede due differenti interventi sullo stile di vita: nel primo i ricercatori forniranno indicazioni su dieta e attivit? fisica basate su raccomandazioni internazionali, nel secondo invece verr? proposta una pi? marcata modifica delle abitudini alimentari e dell?attivit? fisica attraverso incontri di gruppo, corsi e seminari. Il progetto prevede il coinvolgimento di 2 mila donne, operate per tumore al seno. In particolare possono aderire tutte le donne che rispondono alle seguenti caratteristiche: hanno un?et? compresa tra 35 e 70 anni; hanno avuto un tumore della mammella negli ultimi cinque anni; non hanno avuto recidive; sono disponibili a sottoporsi a un prelievo di sangue, a misurazioni del peso, della circonferenza vita, della pressione arteriosa, e a compilare alcuni questionari periodicamente nonch? disposte a modificare la propria alimentazione e lo stile di vita. Chi desidera aderire allo studio o vuole avere maggiori informazioni pu? farlo inviando una e-mail alla segreteria del progetto ([email protected]) o telefonando ai numeri 02- 23902868 o 02-23903552.
Antonella Sparvoli

Fonte: www.corriere.it

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