(07-10-08) L?ora del cortisone
Per ridurre le complicanze e aumentare i benefici, il cortisone va assunto a orari precisi
C?? un?ora giusta per tutto, anche per prendere i farmaci cortisonici. Lo sottolinea una ricerca pubblicata su Autoimmunity Reviews da Maurizio Cutolo e i suoi collaboratori dell?Unit? di Reumatologia del Dipartimento di Medicina Interna dell?universit? di Genova: se si vuole ottenere il massimo effetto con il minimo rischio, occorre rispettare tempi precisi.
NOTTE ? Non ? un mistero per nessuno: i cortisonici hanno molti effetti positivi, ma espongono anche a un bel po? di rischi collaterali. Possono ad esempio facilitare la comparsa di diabete, osteoporosi o, inducendo un indebolimento del sistema immunitario, aumentare la suscettibilit? a infezioni virali, batteriche e fungine. Si utilizzano anche perch? nelle patologie in cui c?? un coinvolgimento infiammatorio o del sistema immunitario, come nel caso di molte malattie reumatiche, i livelli di cortisolo prodotto dal paziente non sono sufficienti: in sostanza la terapia mira a compensare questo deficit, fornendo il minimo sufficiente a ripristinare valori adeguati. ?La risposta immune e infiammatoria dell?organismo ? attiva di notte: ? alle tre di notte, ad esempio, che c?? la fase di secrezione del TNF e del cortisolo?, spiega Maurizio Cutolo.
ORMONE ? Di conseguenza, per avere il massimo effetto utilizzando la dose pi? bassa possibile di cortisonici, i farmaci devono arrivare in circolo intorno a quell?ora. ?Oggi esistono formulazioni che si possono assumere alle 10 di sera con il farmaco che si libera proprio alle tre di notte: in questo modo riusciamo a massimizzare l?effetto positivo del cortisone riducendo la probabilit? di effetti collaterali, perch? lo andiamo a fornire all?organismo proprio quando ce n?? bisogno. Cos? non si rischia un iperdosaggio, perch? si va a rimpiazzare ci? che il paziente non ha a sufficienza?, chiarisce Cutolo. Non dovremmo mai dimenticare, infatti, che questi medicinali sono anche e soprattutto degli ormoni: ?L?errore di molti con gli steroidi e il cortisone ? considerarli alla stregua di antinfiammatori, tutt?al pi? immunosoppressori. Non si pensa a loro come a medicinali con un effetto sul sistema endocrino?, osserva l?esperto. ?Non ? affatto cos?, perch? la somministrazione del cortisone, un ormone a tutti gli effetti, altera la produzione endogena di cortisolo. Gli effetti collaterali derivano da questa ?sovrapposizione? indebita con il metabolismo normale degli steroidi, che come tutti i processi organici ha un suo ritmo circadiano: se intervengo al momento sbagliato ? pi? probabile che faccia danni e faccia sballare il sistema. Il modo per capirlo forse ? portare l?esempio di un altro ormone ben noto, l?insulina: chi mai si sognerebbe di farla assumere ai pazienti in un orario qualsiasi della giornata, in una dose standard uguale per tutti? Lo stesso vale per il cortisone: individuare l?ora e la dose giusta e rispettarle ? altrettanto fondamentale?, conclude Cutolo.
Elena Meli
Fonte: www.corriere.it
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