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Le ricerche di Gerona 2005

(16-10-08) In Italia 1 mln di bimbi 'extra-large'




Sono pi? di un milione i bimbi italiani tra i sei e gli undici anni con chili di troppo. In particolare ogni 100 alunni di terza elementare 24 sono in sovrappeso e 12 obesi: un'epidemia che coinvolge oltre un piccolo su tre. Questa la fotografia emersa dal progetto 'Okkio alla salute', un'indagine condotta in 2.610 classi di 18 regioni italiane dal ministero del Welfare. Un lavoro, presentato oggi a Roma, coordinato dall'Istituto superiore di sanit? in collaborazione con il Miur e con la partecipazione dell'Istituto nazionale di ricerca e nutrizione.L'indagine rappresenta "la prima mappa nazionale di sovrappeso e obesit? nei bambini italiani. Un lavoro che ha coinvolto circa 46.000 bambini in 2.610 scuole elementari. E che - sottolinea il sottosegretario al Welfare Francesca Martini - disegna una situazione molto diversa tra Nord e Sud del Paese". Ad aprire l'elenco dei bocciati troviamo, infatti, la Campania, con un tasso di obesit? record pari al 21% (contro la media nazionale del 12%), mentre il record in positivo va al Friuli Venezia Giulia (4%). E ad allarmare di pi? gli specialisti riuniti oggi nella sede Eur del ministero - dove ? in corso una manifestazione contro l'accorpamento del dicastero della Salute - c'? il fatto che le mamme italiane sembrano non vedere guance piene e girovita allargato dei loro figli. Sembra, infatti, che ben quattro mamme su dieci con bimbi in sovrappeso non ritengono che il proprio figlio abbia un problema di questo tipo. L'indagine 'targata' Iss ha coinvolto i bimbi di terza elementare di 18 regioni, misurandone peso e altezza e calcolando l'indice di massa corporea. Lombardia e Trentino Alto Adige sono rimaste fuori dallo studio, ma i ricercatori hanno utilizzato dati locali per ottenere un quadro il pi? possibile completo. I numeri sono stati poi proiettati a tutta la popolazione tra i 6 e gli 11 anni, scoprendo una Penisola a 'blocchi': un Nord pi? magro (Sardegna compresa) fa da contraltare a un Centro pi? pieno e a un Sud decisamente in allarme rosso. In particolare, se il sovrappeso appare diffuso, con valori vicini alla media nazionale del 24% nelle diverse aree, per l'obesit? si riscontrano pi? variazioni. "I numeri di Campania (21%), Sicilia (17%), Molise (16%) e Calabria (16%) - rileva Angela Spinelli dell'Iss, responsabile scientifico del progetto - si scontrano con una media nazionale del 12%, e con i minimi di Friuli Venezia Giulia (4%), Valle d'Aosta (6%) o Sardegna (7%)", elenca."Un bimbo obeso nel 28% dei casi presenta sindrome metabolica, e questo vuol dire seri rischi per la salute da adulto", ricorda la Martini. Insomma, dallo studio emerge un quadro allarmante, che colloca l'Italia in una zona di pericolo e che sar? oggetto di confronto con un'analoga indagine internazionale, targata Organizzazione mondiale della sanit? e ancora in corso. "Il progetto diventer? annuale - promette la Spinelli - e permetter? di monitorare la situazione e gli effetti degli interventi studiati per contrastare l'epidemia di chili di troppo". Ma gi? oggi ha permesso di gettare uno sguardo su abitudini a tavola e attivit? fisica dei giovanissimi, evidenziando una serie di punti dolenti. A partire dalla prima colazione. "L'11% dei bimbi la salta e il 28% la fa in modo sbagliato. La merenda di met? pomeriggio ? troppo calorica per l'82%, e quasi un piccolo su quattro - sottolinea la ricercatrice - non consuma n? frutta n? verdura". Inoltre tuta e scarpe da ginnastica non sono poi cos? amate. "Solo un bimbo su 10 pratica l'attivit? fisica raccomandata per la sua et?. E anche alla luce di questo dato - auspica la Spinelli - vorrei che il sottosegretario al Welfare intervenisse in prima persona, affinch? l'ora di attivit? fisica obbligatoria nelle scuole primarie raddoppiasse". Il tutto condito da maratone davanti alla tv, bibite zuccherate (il 41% le consuma ogni giorno) e poco moto. Secondo l'indagine, infatti, la met? dei bimbi possiede un televisore in camera e uno su quattro guarda il piccolo schermo oltre quattro ore al giorno. Magari sbocconcellando una merendina. Cos? il girovita lievita, ma non agli occhi di mamma. "Tra le madri di bimbi in sovrappeso ben quattro su dieci non pensano che il figlio pesi troppi, inoltre - aggiunge la ricercatrice - queste mamme sottovalutano la quantit? di cibo assunta dai bambini". E a scuola? La situazione sembra migliore: il 64% delle scuole ha una mensa e il 12% prevede la distribuzione di alimenti sani. Il 74% delle scuole, inoltre, ha inserito nei programmi approfondimenti in tema di nutrizione e il 71% delle classi svolge due ore di attivit? motoria a settimana. Bene, ma non abbastanza. "Occorre curare di pi? la qualit? e la quantit? degli alimenti per i nostri bambini, ed evitare l'eccesso di merendine piene di grassi e conservanti", aggiunge la Martini. Il sottosegretario chiama in causa le italiane. "Le donne hanno un ruolo chiave per quanto riguarda l'alimentazione della famiglia. Per questo oggi rivolgo un appello in particolare a loro, perch? intervengano per far mangiare in modo sano i figli, gli adulti di domani", dice la Martini. Troppo spesso l'obesit? in Italia non viene percepita come una malattia, ma come un segno di benessere. Occorre "dire no alla tv usata come babysitter e al cibo usato per gratificare i figli. Con il risultato che ai loro occhi perde il suo valore nutrizionale. Dobbiamo insegnare ai piccoli a nutrirsi in modo sano - conclude la Martini - sapendo di tutelare in questo modo la loro salute".

Fonte: Adnkronos Salute

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