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Le ricerche di Gerona 2005

(27-02-06) Lavorare hi-tech stanca e rallenta



Invece che facilitare e rendere pi? veloce il lavoro, le tecnologie fanno perdere tempo. E la produttivit? diminuisce

STATI UNITI - Computer, internet e tecnologia dovrebbero essere i migliori assistenti dei lavoratori, facilitandone le mansioni e fornendo loro tutti gli strumenti per eseguire qualsiasi compito in modo pi? semplice e rapido. Ma le cose non stanno esattamente cos?. Pare infatti che molti impiegati americani siano afflitti da una sorta di ?iperattivit? inefficiente? ? chiamiamola cos? ? causata proprio dall'abbondanza di tecnologie messe al loro servizio.
LO STUDIO - Una ricerca condotta dalla societ? americana Day-Timers, specializzata in prodotti gestionali, ha infatti rivelato che le soluzioni hi-tech per l'ufficio non solo non rendono pi? semplice e veloce il lavoro, ma fanno invece perdere un sacco di tempo e procurano buone dosi di stress a chi se ne serve. E i dati raccolti dagli studiosi parlano chiaro: dieci anni fa in una giornata media l'82 per cento degli impiegati riusciva a portare a termine almeno la met? dei propri impegni lavorativi, oggi la percentuale ? scesa al 50 per cento.
IL PARADOSSO - Il motivo di questo ?inceppamento? risiede nel sovraccarico dato dal ?multitasking?. Le tecnologie hanno velocizzato ogni cosa, e in pratica non ? pi? possibile concentrarsi su un compito alla volta: bisogna continuamente spostare l'attenzione da un'urgenza all'altra, rispondere subito a chi vuole dati e informazioni, essere elastici e tenere il ritmo. E cos?, paradossalmente, pur lavorando a ritmi frenetici, la sensazione di chi ? preso in questo vortice ? di non riuscire mai a portare veramente a termine qualcosa. Basti pensare che nel 1994 l'83 per cento diceva di essere molto produttivo, mentre oggi la sensazione di efficienza ? percepita solamente dal 51 per cento dei lavoratori.
MEGLIO CARTA E PENNA ? Tutta colpa del Pc, dei telefoni cellulari, delle decine e decine di e-mail che ogni giorno riempiono le caselle di posta e dei messenger che rendono sempre pi? difficile negarci a chi ci vuol distrarre da ci? che stiamo facendo. La tecnologia regala quindi l'illusione di essere pi? abili, bravi, veloci e ?performanti?, ma porta anche affanno e stress, che di sicuro bene non fanno alla produttivit?. Come a dire che, tutto sommato, si lavorava meglio prima che il telefono perdesse il filo, quando la corrispondenza viaggiava solo nella sacca del postino e bisognava per forza prendere appuntamento per discutere un problema, avere informazioni o richiedere una consulenza. Insomma, quando era ancora legittimo rispondere ?adesso no, ho una cosa da fare?.

Alessandra Carboni

Fonte: Corriere.it

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