(29-10-08) Fibre per ridurre i rischi
E' stato pi? volte notato che l'effetto protettivo da malattia coronarica, diabete, sindrome metabolica ? associato a una dieta ricca di fibre. Il dato ? stato confermato da un'analisi elaborata sui dati raccolti dal Women Health Initiative (WHI), su un campione di 1958 donne in postmenopausa. I valori ematici di tre marcatori di infiammazione, proteina C reattiva a elevata sensibilit? (hs-CRP), interleuchina 6 (IL-6) e recettore 2 del fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa-R2), sono stati sovrapposti alle informazioni raccolte con questionari standard sul regime alimentare nei cinque anni precedenti. E' emerso che la quantit? media di fibre assunta quotidianamente era 16 grammi e che il valore era inversamente associato con il livello di IL-6 e di TNF-alfa-R2. Nessuna correlazione ? stata invece riscontrata con la concentrazione di hs-CRP. Gli autori ipotizzano che le due citochine infiammatorie, le cui concentrazioni variano, potrebbero regolare la hs-CRP, e l'influenza della dieta modifica prima loro e poi, indirettamente, la hs-CRP. In ogni caso l'aumento dell'apporto di fibre con la dieta rappresenta un'opportunit? per prevenire malattie croniche a base infiammatoria.
Fonte: Nutrition. 2008 Oct;24(10):941-9
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