(03-11-08) Le malattie reumatiche aumentano i marcatori di aterosclerosi
Nelle donne con lupus o artrite reumatoide salgono la proteina C-reattiva e il calcio nelle coronarie
Le malattie reumatiche non fanno bene al cuore. Il rischio di patologie aterosclerotiche sale: lo dimostra una ricerca pubblicata sull'American Journal of Cardiology condotta da reumatologi dell'Universit? di Pittsburgh, negli Stati Uniti, su donne affette da lupus eritematoso sistemico o artrite reumatoide.
MARCATORI In entrambi i gruppi, racconta la responsabile dello studio Amy H. Kao, la quantit? di calcio presente nelle coronarie ? superiore rispetto a quella che si riscontra in donne sane della stessa et?. La differenza rimane significativa anche dopo aver preso in considerazione altre variabili relative al rischio cardiovascolare, come la pressione o l'insulino-resistenza: pure in assenza di diabete e ipertensione, le pazienti affette da malattie reumatiche continuano a registrare livelli pi? elevati di calcio nelle arterie. Non un buon segno, perch? questo potrebbe essere il primo passo verso l'aterosclerosi e un aumento del rischio di eventi cardiovascolari, dall'infarto all'ictus. E molto conta anche la proteina C-reattiva: anche questo marcatore di infiammazione ? alterato nelle pazienti, tanto che secondo la Kao ? proprio l'eccesso di proteina C-reattiva a spiegare i maggiori depositi di calcio nelle coronarie delle donne con lupus o artrite reumatoide.
INFIAMMAZIONE La spiegazione starebbe infatti tutta nell'infiammazione cronica che le due patologie comportano: alla lunga l'endotelio, il tessuto che ricopre i vasi sanguigni, ne risente e comincia a depositare calcio, riducendo lo spazio per il passaggio del sangue. Cos?, le pazienti magari non hanno sintomi di alcun genere, ma di fatto corrono seriamente il pericolo di andare incontro ad aterosclerosi e altre patologie cardiovascolari. Un dato che a ben guardare non sembra pi? cos? sorprendente: all'ultimo congresso dell'European League Against Rheumatism ben tre studi hanno sottolineato la pericolosa correlazione fra malattie reumatiche e patologie cardiovascolari. Sembra ormai acclarato che soffrire di artrite reumatoide, ad esempio, raddoppi il rischio cardiovascolare: in pratica, i pazienti hanno la stessa probabilit? di avere un infarto o un ictus di un diabetico. Tanto che una specifica Task Force dell'EULAR ha raccomandato che ogni anno chi ha l'artrite reumatoide o altre patologie reumatiche sia valutato per tutti i fattori di rischio cardiovascolare, aggiungendo che ? sempre opportuno ridurre lo stato infiammatorio dei pazienti in maniera aggressiva e prendere eventualmente in considerazione l'opportunit? di trattamenti con statine o antipertensivi. Senza dimenticare che uno stile di vita sano (fatto di moto, dieta equilibrata, gestione dello stress e abbandono delle sigarette) ? imprescindibile per tutti i malati, se davvero vogliono ridurre il loro rischio di incappare in guai a cuore e arterie.
Elena Meli
Fonte: www.corriere.it
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