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Le ricerche di Gerona 2005

(06-11-08) Lo studio, navigare su internet rende pi? intelligenti




Buone notizie per cybernauti e tecno-lavoratori alle prese con ricerche online e siti web. Navigare su Internet, infatti, affina la mente. Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati americani dell'Ucla (Universit? della California a Los Angeles) su un gruppo di adulti e anziani al pc, che sar? pubblicato sull''American Journal of Geriatric Psychiatry'. Ebbene, sembra proprio che navigare online accenda alcune aree chiave nel cervello: quelle che controllano le decisioni e i ragionamenti complessi. Insomma, le performance cognitive di adulti e anziani che hanno dimestichezza col web migliorano, dunque il nostro cervello pu? essere stimolato da semplici ricerche online.Lo studio, il primo a indagare con la risonanza magnetica funzionale l'effetto di Internet sulla mente umana, ? firmato dal team di Gary Small del Semel Institute for Neuroscience and Human Behaviour dell'ateneo. "Questi risultati sono incoraggianti. Le nuove tecnologie computerizzate possono avere effetti fisiologici e potenziali benefici per le persone di mezza et? e per gli anziani", commenta Small. "Le ricerche su Internet - dice lo studioso - richiedono una complicata attivit? cerebrale, che pu? aiutare ad allenare e migliorare le funzionalit? del cervello". Con il passare degli anni, infatti, nel cervello si verificano diverse modificazioni funzionali e strutturali, che possono avere un impatto sulla funzione cognitiva. Insomma, con l'et? spesso iniziamo a perdere colpi. Ebbene, secondo la ricerca un antidoto arriva dalla Rete. Gli esperti americani hanno 'fotografato' il cervello di 24 volontari tra 55 e 76 anni, nella met? dei casi esperti di pc e web. Tutti sono stati impegnati in sessioni di navigazione sul web e ricerche online, e quindi in esercizi di lettura di un libro. Poi i ricercatori hanno confrontato l'effetto di queste attivit? sul cervello delle 'cavie umane'. Scoprendo che nella fase di lettura il cervello mostrava un'attivit? significativa, localizzata nelle regioni che controllano linguaggio, lettura, memoria e abilit? visiva. L'uso di Internet, per?, attiva diverse aree cerebrali in pi? rispetto alla semplice lettura, soprattutto quelle frontali e temporali e l'area cingolata, sedi decisionali del cervello e fulcri del ragionamento complesso. E non ? tutto. A risentire di pi? dei benefici della 'cura Internet' sono stati i volontari gi? abituati ad usare il web: il loro cervello si attiva molto di pi? rispetto a quelli dei 'novizi' che entravano nella Rete per la prima volta, praticamente pi? del doppio. Secondo i neurologi Usa, quindi, l'uso di Internet, con un po' di esperienza, pu? essere un buon esercizio per tenere allenato il cervello e migliorarne le performance cognitive. "Un semplice esercizio quotidiano come quello di cercare informazioni sul web sembra potenziare i circuiti cerebrali nelle persone avanti negli anni. Questo dimostra - dice Small - che il nostro cervello ? sensibile e pu? continuare a imparare anche quando diventiamo vecchi". Ma perch? allora chi ? digiuno di motori di ricerca ed e-mail si assicura meno benefici? Secondo lo studio, a remare contro ? il fatto di essere costretti ad annaspare per portare a casa un risultato. Insomma, il problema sta nel fatto che si tratta di imparare qualcosa di nuovo: la pratica rende perfetti.

Fonte: Adnkronos Salute

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