(11-11-08) Pomodori viola per combattere il cancro
Adele Sarno
Pomodori viola scuro come antidoto contro il tumore. Grazie a una modifica genetica si ? compiuto un nuovo passo avanti sulla strada dei cibi-farmaco che combattono il cancro. E il segreto sta nell?aggiunta al dna dell'ortaggio di due geni della pianta bocca di leone, che influiscono sulla produzione di antocianine, ovvero delle molecole con propriet? antiossidanti tipiche di frutti di bosco e arance rosse, di cui per? sono privi i pomodori naturali. Lo studio, appena pubblicato su Nature Biotechnology, ? nato dalla collaborazione di due gruppi di ricercatori: quelli coordinati da Cathie Martin del John Innes Centre, Norwich Research Park di Colney in Gran Bretagna, e quelli e dell?Istituto Europeo Oncologico di Milano, lo IEO di Umberto Veronesi.
Lo studio. I ricercatori inglesi si sono occupati della produzione del pomodoro viola, mentre gli italiani degli aspetti clinici della sperimentazione. E cos? per arricchire il pomodoro naturale di antocianine i ricercatori guidati da Eugenio Butelli, dell?equipe della Martin, hanno utilizzato due geni della bocca di leone, e proprio questi hanno dato quel colore viola alla pianta che ? tradizionalmente rossa. ?In seguito ? spiega il dottor Marco Giorgio, uno dei ricercatori dell?Istituto europeo di tumori che ha portato avanti lo studio ? abbiamo inserito nella dieta di alcuni topi da laboratorio, fortemente predisposti al linfoma, una polvere ottenuta dai pomodori viola?.
Dopo aver diviso gli animali in tre gruppi, a ognuno ? stata applicata una dieta. Il primo mangiava cibo normale, come fieno per esempio. Il secondo consumava un pasto con l?aggiunta del 10 per cento di estratto di pomodoro naturale. L?ultimo invece veniva alimentato con l?estratto di pomodoro viola. Il risultato? ?La prospettiva di vita delle cavie del terzo gruppo era migliorata, tanto che i topi sopravvivevano al linfoma per 40 giorni in pi? rispetto alla media?. In pratica morivano dopo 180 giorni invece che 140: una proporzione che, se applicata alla vita di un essere umano, si traduce in dieci anni in pi?.
Ottimo traguardo ma manca ancora tanto. ?C?? da dire per? ? continua a spiegare Giorgio ? che lo studio ? ancora limitato alle cavie da laboratorio e che pertanto il cancro che il pomodoro viola ha arginato ? quello di un topo e non di un essere umano. Certo la ricerca rappresenta un modello valido da seguire ma bisogna ancora capire il meccanismo che regola l?azione protettiva dei pomodori viola?. Nel frattempo, per fare scorta di antiossidanti, gli esperti consigliano sempre di mangiare frutta e verdura. E i pomodori naturali? Anche se fanno bene, continua il ricercatore, sono privi delle antocianine, ovvero le molecole di cui ? stato arricchito il pomodoro viola.
Gli Ogm e la malattia. Se dall?innesto delle viti nasce il buon vino, da quello di due piante viene prodotto un vegetale dalle propriet? antitumorali. ?Gli Ogm fanno discutere ? conclude il dottor Marco Giorgio ? ma finch? il loro uso produce risultati nel campo della lotta tumorale allora ben venga il loro utilizzo. Da anni lavoriamo sullo studio di cibi arricchiti e migliorati geneticamente e per fare in modo che alcuni ortaggi siano dotati di propriet? che non posseggono in natura?. Ed il caso dei pomodori viola. Insomma utilizzare la tecnologia per modificare la dieta delle persone con composti attivi pu? influire sulla loro vita a tal punto da ridurre la possibilit? di contrarre il cancro.
27 Ottobre 2008
Fonte: www.repubblica.it
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione

