(19-11-08) Dalla ricerca arriva la notizia di pomodori geneticamente modificati capaci di prevenire il tumore.
Eppure c?? ancora molto scetticismo e confusione intorno agli ogm. Rappresentano un rischio o una possibilit?? Colloquio con la professoressa di genetica Chiara Tonelli
di Adele Sarno
Un pomodoro viola geneticamente modificato ? in grado di contrastare il tumore nei topi. Eppure gli Ogm fanno paura, perch? nell?opinione comune sono ?mostri creati in laboratorio?. Ma chi li studia da anni sostiene che siano sicuri e controllati come un farmaco e che la genetica applicata alla produzione alimentare migliorer? la qualit? della vita delle persone.
In questo filone si inserisce la ricerca condotta a Norwich, nell?ambito del progetto europeo Flora cui prende parte anche lo Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano, che ha prodotto il pomodoro di colore viola, vero e proprio cibo-anticancro.
Ma cosa sono gli Ogm: un rischio o una possibilit?? A parlarne ? la professoressa di Genetica Chiara Tonelli, del Dipartimento di Scienza biomolecolari e Biotecnologie dell?Universit? degli Studi di Milano. Da anni impegnata, con l?oncologo Umberto Veronesi, nella ricerca sulle applicazioni delle biotecnologie nei campi agroalimentare e medico.
Professoressa Tonelli, c?? tanta ostilit? contro gli Ogm e invece dalla ricerca arriva ancora una conferma: i pomodori viola possono contrastare i tumori nelle cavie.
Questo studio ha dimostrato che modificare geneticamente un alimento consente di migliorarlo a tal punto da renderlo efficace nella riduzione dell?impatto di una malattia come il cancro. Ma bisogna fare un passo indietro. Noi siamo ci? che mangiamo. La vera arma per prevenire patologie importanti ? una sana alimentazione, a base di frutta e verdura.
Questi cibi infatti sono ricchi di vitamine e antiossidanti, pertanto sono in grado di proteggere i nostri geni da mutazioni che trasformino cellule sane in cellule tumorali. Queste sostanze possono essere presenti o meno in natura, laddove non ci siano si pu? intervenire migliorando la pianta con l?aggiunta di un gene, che non ? creato in laboratorio ma estratto dalle piante stesse.
Come nel caso del pomodoro viola, a cui sono stati aggiunti due geni della pianta bocca di leone, importanti per la produzione di antocianine, ovvero delle molecole con propriet? antiossidanti tipiche di frutti di bosco e arance rosse, di cui per? sono privi i pomodori attualmente coltivati.
Come definirebbe gli Ogm?
Quando si parla di Ogm si intende una tecnica che permette di fare miglioramenti genetici mirati, questo significa studiare, isolare e trasferire un gene responsabile di un certo carattere, il tutto in modo mirato. La differenza rispetto alle tecniche tradizionali di miglioramento genetico, ovvero agli incroci di due piante, ? solo la modalit? di intervento che ? pi? precisa, ma lo scopo ? sempre lo stesso: conferire nuovi caratteri che migliorino le specie.
Grazie agli Ogm ? possibile ottenere piante resistenti alle malattie e che quindi richiedono meno pesticidi. Ma anche cibo di maggior qualit?, perch? pi? ricco di vitamine, antiossidanti, minerali importanti per il benessere dell?uomo come il pomodoro viola di cui si ? parlato prima.
Perch? fanno paura?
Parliamo di organismi geneticamente modificati. Forse la parola ?modificare? fa pensare a una manipolazione. L?opinione comune ? che creiamo mostri in laboratorio, inserendo pezzi di Dna. In realt? non facciamo altro che prendere ci? che c?? di buono in una pianta per migliorarne un?altra.
Prendiamo un gene, lo analizziamo e lo studiamo per anni, alla fine sappiamo tutto di quell?elemento e lo inseriamo nel patrimonio genetico di un?altra pianta. I pomodori per esempio sono ricchi di licopene, elemento utile nella prevenzione del tumore al seno e alla prostata, perch? non aggiungere altre caratteristiche che lo rendano ancora pi? efficace contro il cancro?
Consumare cibi geneticamente ?migliorati? pu? essere dannoso?
C?? una legislazione molto severa, protocolli da rispettare. Posso affermare che non c?? nulla di pi? controllato di un Ogm. Sono sicuri come un farmaco. Una ricerca, come quella del pomodoro viola, dura da anni. Ora il prodotto potrebbe essere messo sul mercato ma essendo un ?Ogm? deve superare una serie lunghissima di analisi e controlli per verificarne l?accettabilit? per la salute umana, per l?ambiente ed anche per l?economia agricola.
Sulle nostre tavole ci sono prodotti Ogm?
In Italia n? si coltivano n? si vendono Ogm. Tuttavia noi mangiamo prodotti quali latte, formaggi, prosciutti, salumi e carni bovine e suine che derivano da animali nutriti in gran parte con soia transgenica d?importazione.
I prodotti Ogm che attualmente ? permesso coltivare sono circa venti (le pi? diffuse sono soia, mais cotone, colza, patata, zucchine, papaia). I Paesi produttori sono 21: i primi sono gli Stati Uniti, seguono Argentina, Brasile, Canada, Cina, Paraguay e India. In Europa il primo posto ? occupato dalla Spagna.
E i vantaggi?
Basti pensare che il mais Bt (quello geneticamente modificato) ? resistente ai parassiti e non deve essere coltivato con agenti chimici. Inoltre presenta un contenuto di aflatossine molto pi? basso rispetto al mais tradizionale. Questo significa che migliorando geneticamente il mais si ? riusciti a eliminare dai mangimi degli animali delle tossine (le aflatossine) che sono cancerogene e quindi a escluderle dalla catena alimentare. Con risvolti positivi sulla salute.
Questo dimostra che bisogna pensare al prodotto finale e non alla tecnica usata per ottenerlo. La vera sfida per l?agricoltura del terzo millennio ? puntare a cibi ricchi di vitamine, di sali minerali e di antiossidanti utili per la salute e per la prevenzione delle malattie.
Fonte: www.repubblica.it
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