(13-01-09) Yoga: ecco le prove che aiuta, dal mal di schiena al tumore

Non siamo soltanto corpo: la tecnica orientale, attraverso un approccio olistico, che integra le componenti psichiche e quelle somatiche, risponde a un'esigenza crescente dei pazienti e dei medici.
Asana, chakra, karma, yoga. Parole fino a poco tempo fa di dominio di un ristretto numero di cultori dell'Oriente e della sua spiritualit?, ora stanno diventando di uso comune, perfino in uno dei templi della razionalit? occidentale, la medicina. Rilevante il numero di pubblicazioni scientifiche che hanno come oggetto l'antica pratica. L'articolo ? del settimanale Salute del Corriere della Sera.

?La convivenza tra lo yoga e una medicina sempre pi? tecnica - chiosa Amadio Bianchi, tra i decani della pratica yoga in Italia e presidente
del World Movement for Yoga - si giustifica perch? quello che c'? sul mercato non risponde alla domanda della popolazione. Noi non siamo soltanto corpo, se ne accorgono i medici come la gente comune. Lo yoga, attraverso un approccio olistico, che integra le componenti psichiche e quelle somatiche, risponde a questa domanda?.

?Siamo partiti quasi per caso nel 2005 - Luciano Criscione,
neuropsichiatra infantile dell'Azienda Ospedaliera di Ragusa e presidente della locale sezione Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), descrive il tentativo di integrazione dello yoga nella vita di persone affette da sclerosi multipla - ora abbiamo 20 iscritti e, sulla base di un questionario, sappiamo che tutti ne ricavano una sensazione generale di benessere. Inoltre lo yoga ha contribuito ad alleviare alcuni disturbi muscolari, come quelli connessi a una postura scorretta?.

?Su tutt'altro fronte - informa il settimanale Salute - si muove la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) che gestisce corsi di yoga all'Istituto dei tumori di Milano. I pazienti cos? possono ottenere una
terapia di supporto utile al miglioramento della qualit? di vita generale. Lo yoga ? utile a umanizzare il rapporto tra la struttura e i pazienti, anche se questi corsi non hanno alcuna valenza terapeutica specifica?

Fonte: edott.it

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