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Le ricerche di Gerona 2005

(02-02-09) Il cervello vuole vivere in campagna





Un nuovo studio di una squadra di psicologi americani dimostra che la citt?, con tutti gli stress ad essa legati, danneggia il cervello umano. Dopo pochi minuti trascorsi in una strada affollata, il cervello riduce la memoria e l'auto-controllo.
In sostanza, mentre ? noto e ampiamente condiviso il fatto che la
vita di citt? sia estenuante, la ricerca ne mette a nudo un altro pericoloso effetto: la capacit? di offuscare la mente umana, in alcuni casi in maniera drammatica.
? la mancanza del contatto con la natura la principale causa di indebolimento psicologico. Ne d? notizia il quotidiano la Stampa.

?La mente ? una macchina limitata - spiega Marc Berman, professore dell'Universit? del Michigan e coordinatore dello studio che ha valutato i deficit cognitivi causati anche solo da una passeggiata in un'area urbana molto trafficata - stiamo iniziando a capire solo ora i vari modi in cui la citt? forza questi limiti.
Lo studio rivela che i pazienti ricoverati in ospedale guariscono pi?
velocemente se hanno la possibilit? di guardare alberi o piante dalla finestra della camera, mentre gli anziani nelle case di cura conservano una maggiore capacit? di focalizzare l'attenzione se trascorrono qualche ora in un giardino ricco di verde?.

?La buona notizia - si legge nell'articolo - ? che anche piccole modifiche dall'habitat possono giovare al cervello. Mettere qualche pianta nel giardino o sul terrazzo, oppure trasferirsi in una zona pi? vicina a
parchi e boschi, riduce gli effetti negativi dello stress cittadino. In
sostanza il cervello ha bisogno della natura e anche piccole iniezioni di verde aiutano a mantenere in salute la mente umana.
Non a caso Central Park, il parco newyorkese, ? stato realizzato nel cuore di Manhattan: il polmone verde della City garantisce infatti una valvola di sfogo a chi vuole fuggire, anche solo per qualche istante, dal caos della giungla di cemento?.

?Se guardiamo la foto di una strada trafficata - dice Berman - sviluppiamo immediatamente uno stato di agitazione inconscia e a questo segue un deficit di attenzione.
Inoltre all'aumentare della densit? abitativa delle zone urbane diminuisce l'autocontrollo perch? le tante distrazioni a cui siamo sottoposti entrano in conflitto col funzionamento della corteccia perifrontale, la porzione del cervello che si trova immediatamente dietro agli occhi?.

Fonte: edott

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