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Le ricerche di Gerona 2005

(24-02-09) La cultura del fast food favorisce gli ictus



Nelle zone ad alta densit? di punti vendita il numero degli attacchi cerebrali ? maggiore
Lo stile di vita ? fondamentale per prevenire infarto e ictus, tanto ? vero che chi vive in zone che pullulano di ?fast-food tentatori? ? a maggior rischio di essere risucchiato dalla spirale di comportamenti dannosi che molte volte accompagnano il cosiddetto ?junk-food?.
ATMOSFERA DANNOSA - A sostenerlo ? uno studio dell'Universit? del Michigan, presentato in occasione dell'International Stroke Conference di San Diego, secondo il quale la gente che vive in posti con un'elevata concentrazione di rivendite di ?cibo spazzatura? ha infatti una maggior rischio d'ictus. Non ? solo il classico hamburger a essere dannoso, quanto piuttosto, in generale, la cultura del cibo veloce, spesso indicatore di scarso esercizio fisico, vita in ambienti inquinati e vita poco salutare. E, in tempo di crisi e nonostante la corrente no-global che rema contro, il poor food (cibo povero) offerto da tutte le grandi catene ? di nuovo in risalita.
LA RICERCA- In particolare, secondo i dati raccolti in una cittadina del Texas dove sono stati registrati e osservati i 1.247 casi di ictus verificatisi tra il 2000 e il 2003, ogni ?punto vendita? delle pi? famose catena di fast-food in una zona aumenta dell'1 per cento il rischio di un ?evento cardiovascolare? per la popolazione circostante. Il legame tra numero di fast food in circolazione e tasso di ictus ? sia diretto che indiretto e dimostra, statisticamente, che queste catene del cibo veloce si accompagnano frequentemente a stili di vita frenetici e abitudini errate, anche quando il rapporto causale non ? diretto. Senza contare che anche la persona pi? salutista del mondo, vivendo attorniato dai fast food sar? sicuramente pi? propenso a cadere in tentazione.
L'IMPORTANZA DELLE BUONE ABITUDINI - E a proposito di cattive regole di vita ? da segnalare anche uno studio britannico parallelo sul rischio di ictus e infarti che sottolinea come consuetudini sbagliate e pessimi vizi duplichino la possibilit? di attacchi. I ricercatori dell'Universit? dell'East Anglia hanno monitorato un campione di 20 mila persone tra i 40 e i 79 anni dieta, isolando altre variabili che possono influire sulla salute, quantificando il rapporto, ovviamente molto stretto, che esiste tra ?vizi? da una parte e ictus e infarti dall'altra. Chi beve, fuma, fa una vita sedentaria e mangia disordinatamente ha 2,3 possibilit? in pi? di avere un problema cardiovascolare in pi? rispetto a chi conduce un'esistenza regolare.

Emanuela Di Pasqua

Fonte: CORRIERE.IT

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