(17-03-09) Sonno interrotto ostacola la memoria
Lievi disturbi del sonno che inducono un sonno leggero, ma non ne riducono la durata totale sono sufficienti a ridurre l'attivazione ippocampale e a interferire con apprendimento e memoria. I soggetti che non dormono bene spesso riportano problemi di memoria, e
precedenti studi hanno dimostrato che saltare una notte di sonno riduce
l'attivazione ippocampale. Il sonno leggero ? causato da fattori come apnea, obesit?, stress, rumore ambientale, luce eccessiva o letto scomodo. In base a quanto rilevato, il sonno profondo prima dell'apprendimento consente un'attivit? ippocampale ottimale, e beneficia la memoria. Vi sono alcune semplici regole per ottimizzare il sonno, come evitare la caffeina dal pomeriggio in poi, evitare il lavoro duro, lo stress o le preoccupazioni nelle ultime ore prima di addormentarsi, fare esercizio durante il giorno, esporsi a sufficienza alla luce diurna e assicurarsi che la camera da letto serva solo a
dormire. Un'accortezza meno intuitiva sarebbe limitare il tempo trascorso a letto all'intervallo in cui davvero si deve dormire, e non rimanervi per molto tempo pensando che il corpo in questo modo almeno riposi per poi dormire per una mera frazione di quel tempo. ? molto meglio ridurre la permanenza a letto a poche ore di sonno che frammentare quelle stesse ore.
Nat Neurosci online 2009, pubblicato il 19/1
Fonte: teamsalute.it
News
In evidenza
"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."
Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.
Informazioni utili
-
Ricette a zona
-
Tabelle nutrizionali
-
Tabella composizione corporea
-
ABC della nutrizione