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Le ricerche di Gerona 2005

(12-03-06) Ecco dove si annida il rischio dell?infarto per lui e per lei


Gli avvertimenti ed i consigli dei cardiologi della Societ? Italiana di Prevenzione Cardiovascolare, riuniti in Congresso a Napoli

ROMA - L?infarto preferisce il letto, quello dell?amante, soprattutto in un motel. Per lui ? l?ansia da prestazione, per lei la paura di essere scoperta. Nella classifica dei luoghi a rischio per il cuore, da un sondaggio fra i medici della Siprec, Societ? Italiana di Prevenzione Cardiovascolare a Congresso a Napoli. ?Il letto ? al primo posto per gli uomini, al secondo per le donne. In testa per lei c?? la lite in casa. Solo il letto ? comune a uomini e donne, per il resto i luoghi dell?anticamera dell?infarto sono completamente diversi.
Ecco quanto, in particolare, emerge dal sondaggio: il cuore di lui rischia soprattutto quando l?amante ? giovane. C?? l?ansia da prestazione e la pressione ha uno sbalzo in alto.
Poi in graduatoria la riunione di condominio, con l?aggravante che si svolge la sera quando si ? gi? stanchi e stressati e magari c?? una ruggine antica con i coinquilini. Al terzo posto la lite nel traffico, quando si ? uno fra i tanti e non si pu? vantare di ?essere qualcuno?. Seguono l?inseguimento all?autobus in una giornata di freddo e la lite a casa al ritorno, stressati dal lavoro, con la moglie che fa un bilancio negativo della giornata. E infine l?aeroporto, ma questo riguarda soprattutto gli uomini d?affari che in ritardo si trascinano dietro la valigia.

Ma anche per il cuore di lei ci sono posti a rischio. C?? di mezzo sempre il letto ma non al primo posto. In testa alla classifica c?? la casa: la lite con il partner. Segue il letto, quello che si divide con l?amante. Al terzo posto le scale, salite portando dietro pesanti buste della spesa. Anche il giardino, luogo tranquillo, si rivela specie per la nonna un posto a rischio per il cuore: il nipotino irrequieto costringe ad inseguimenti frequenti; con l?aggravante che il bambino stanco si fa prendere in braccio per lunghi tratti di strada. Sono questi i luoghi dove l?uomo e la donna avvertono quel ?tuffo al cuore? che pu? essere il primo sintomo di un infarto.
I medici intervistati al Congresso della Siprec sottolineano che queste situazioni a rischio vedono protagonisti soprattutto i ?capelli bianchi? sia per lui che per lei, quando la stessa et? ? gi? un rischio. ?C?? un modo per evitare questo primo ?tuffo al cuore? - commenta il prof. Massimo Volpe, dell?Universit? di Roma La Sapienza-Sant?Andrea e presidente della Siprec - e cio? preoccuparsi prima che il ?tuffo? si verifichi. ? possibile fare stimare il rischio di avere un infarto anche a dieci anni di distanza, con una lettura da parte del medico delle ?carte del rischio?. Sapere che si sta bene con il cuore ? gi? un fatto tranquillizzante e che aiuta nella quotidianit?.
?L?uomo, per sua costituzione genetica - afferma il prof.
Giuseppe Di Lascio, primario dell?ospedale San Camillo di Roma - e assetto endocrino metabolico nonch? caratteriale e psicodinamico, ? portato ad essere impulsivamente collerico, pi? tendente all?ansia del successo con maggiore senso di competitivit? ma anche di frustrazione in caso di insuccesso. Inoltre l?uomo ha tendenze comportamentali con la cosiddetta ?lifestyle syndrom?, mangiando smodatamente con maggiore tendenza, almeno fino ad oggi, al fumo. Con maggiore tendenza a preferire cibi grassi e carnei, abuso di vino ed alcool, ritmi di vita smodati con ritmo veglia-sonno spesso non regolare e facile induttivit? a episodi esagerati di eccesso di piacere anche sessuale. Peraltro vi ? di fatto nell?uomo, almeno prima dei 50 anni, maggiore tendenza all?accumulo di grasso viscerale definito non pi? come semplice accumulo di materiale energetico ma vero e proprio organo endocrino per produzione di sostanze importanti per il rischio cardiovascolare.

Fonte: Lagazzettadelmezzogiorno

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