(24-03-09) Circonferenza del collo: un indicatore del rischio cardiaco?
Dopo il girovita, anche il girocollo potrebbe rappresentare un valore di riferimento per prevedere il rischio di andare incontro a malattie cardiache. Lo rivela una ricerca presentata alla conferenza annuale dell'American Heart Association.
Per ogni 3 centimetri in pi? di circonferenza del collo, dichiarano i ricercatori, gli uomini avrebbero una media di 2,2 milligrammi/dl in meno di colesterolo HDL nel sangue e le donne una media di 2,7 mg/dl in meno. Valori che si traducono in un maggior rischio di eventi cardiaci in quanto il colesterolo HDL, o colesterolo buono, esercita un effetto protettivo sull'organismo poich? indirizza il colesterolo dai tessuti al fegato, dove viene metabolizzato.
L'aumento della circonferenza del girocollo, sostengono gli autori, ? un buon indicatore anche dei livelli di glucosio nel sangue, che risultano aumentati di 3 mg/dl negli uomini e di 2,1 mg/dl nelle donne per ogni 3 centimetri di circonferenza in pi?.
Potr? sembrare una misurazione semplicistica, sostengono gli autori dello studio, tuttavia ? ben rappresentativa della percentuale di grasso corporeo presente nella parte superiore del corpo, e strettamente associata all'incidenza di problemi cardiaci.
stefano massarelli (Yahoo! Salute)
Fonte: American Heart Association Scientific Conferences, Palm Harbor, Florida. 10-14 marzo 2009.
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