(27-03-09) I medici non ascoltano i loro pazienti
Uno studio europeo dimostra che i medici interrompono in media il paziente appena 18 secondi dopo che ha cominciato a parlare. Basterebbero sei secondi in pi?, infatti un'altra ricerca ha dimostrato che al paziente basterebbe arrivare a 24 secondi per completare quello che ha dire. A sostenere che i medici non sanno ascoltare non sono solo i pazienti, ma un equipe di medici di medicina narrativa della Columbia University di New York. Pone l'attenzione su questo aspetto del rapporto paziente - medico un articolo del settimanale Salute di Repubblica.
?I professionisti non sanno seguire il filo di una storia raccontata - dice Rita Charon, medico della Columbia University, tra i pionieri
della medicina narrativa - non sanno adottare la prospettiva altrui, diventano narratori poco credibili delle storie di altri, sordi alle voci e alle immagini. Il racconto del paziente, il modo in cui vive la sua malattia e la riferisce al medico, ? altrettanto importante dell'evidenza scientifica per consentire una diagnosi accurata?.
?Si rileva chiaramente - osserva Alfredo Zuppiroli, cardiologo - l'importanza di dare ascolto anche alla parte emotiva dei pazienti, la narrazione aiuta colui che ha una malattia a fare ordine, a dare un senso alle esperienze, a collocarle a livello spazio-temporale,
divenendo terapeutica e, allo stesso tempo, aiuta il curante a conoscere la persona che ha davanti per costruire percorsi di cura condivisi?.
Fonte: edott.it
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